Quella con il Coronavirus è una partita ancora tutto da giocare. Lo ha fatto capire Walter Ricciardi, consigliere de Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo nel corso dell'evento 'Orphan Drug Day- L'impatto della pandemia sui malati rari'. Il docente di Igiene dell'Università La Sapienza non ha utilizzato mezzi termini per mettere in rilievo quanti i mesi che stanno per arrivare saranno un banco di prova particolarmente complicato per tutti: dai cittadini ai sistemi sanitari.

Ricciardi contro l'idea di allentamenti

Walter Ricciarid ha messo in rilievo come questo sia il momento di continuare ad osservare le regole.

Un allentamento oggi potrebbe amplificare la sensazione di rischio che lo stesso consigliere del Ministro Speranza esprime in relazione al prossimo futuro.

Quello che proviene da Walter Ricciardi è un monito. Soprattutto se si considera che questa è la fase in cui si prepara al Natale e non è mancato chi ha messo nel mirino le misure particolarmente restrittive da parte del governo in vista del periodo natalizio. "Siamo - ha precisato il consigliere del Ministro Speranza - ancora nel pieno della seconda ondata del Covid, e dicembre e gennaio saranno due mesi terribili per due motivi: per i problemi nell'accesso ai servizi e per le tante differenze a livello regionale"

Nuovo Dpcm: Ricciardi spiega come passerà lui le feste

Le polemiche che si sono innescate nell'ultimo periodo hanno riguardato il fatto che si sia arrivati, di fatto, a dissuadere i cittadini dal passare le feste come si era abituati nella tradizione.

Il governo ha disposto regole stringenti che vanno dal mantenimento del coprifuoco in giorni dove la notte è 'iconica' come la Vigilia di Natale e San Silvestro. Senza dimenticare che il 25 e 26 dicembre, nonché l'1 gennaio, non ci si potrà neanche spostare da un comune all'altro. Misure che si aggiungono al divieto di mobilità interregionale nel periodo che va dal 21 dicembre al 6 gennaio, evitando i grandi movimenti di persone.

"Anche noi - spiega Walter Ricciardi - eravamo abituati a riunioni familiari con 15-20 persone, ma quest'anno non si può. Festeggerò con mia moglie e le mie figlie".

Anche perché occorre ricordare che il Dpcm, non potendo normare quanto avviene nelle case degli italiani per ragioni costituzionali, si è limitato a fornire la forte raccomandazione di evitare grandi ritrovi in termini numerici all'interno delle abitazioni. L'auspicio è che l'Italia ed il mondo possano uscire dalle festività natalizie senza pagare dazio l'irresponsabilità di comportamenti al di fuori delle linee guida tracciate.