Andrea Scanzi scatenato a Otto e mezzo. Il giornalista del Fatto Quotidiano, ospite di Lilli Gruber nella serata di lunedì 18 gennaio, commenta la fiducia alla Camera, appena ottenuta dal governo Conte. Scanzi prima se la prende con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, invitata a non urlare come al “mercato del pesce”. Poi, punta il dito contro Matteo Renzi, il leader di Italia Viva accusato di essere il vero responsabile della crisi. A questo proposito, ricorda che la senatrice a vita Liliana Segre “rischia la vita” pur di votare la fiducia in Senato, perché anziana e non ancora vaccinata contro la Covid.
Andrea Scanzi attacca Giorgia Meloni: ‘Urli di meno, Camera non è mercato del pesce’
Lilli Gruber domanda al suo ospite un parere sul discorso appena pronunciato dal premier Conte alla Camera, dopo il quale sembra che i rapporti tra la maggioranza giallorossa e il partito di Renzi non si possano più riaprire. La conduttrice di Otto e mezzo cita anche le parole di Giorgia Meloni che in aula ha parlato di “vergognoso mercimonio”, riferito alla presunta compravendita di parlamentari in corso. “Non lo so se la Meloni di cui parli è la stessa ancora alleata con uno che era stato accusato e poi prescritto di comprare i senatori”, replica secco Scanzi tirando in mezzo Silvio Berlusconi. Oppure la stessa che “votò Ruby nipote di Mubarak e ha una classe dirigente non sempre così esaltante”, prosegue nella sua invettiva il giornalista, immaginando che se la leader di Fdi fosse nello studio di La7 le chiederebbe di “urlare un po’ di meno quando è alla Camera.
Perché si chiama Montecitorio, non è mercato del pesce”. “Quindi urlare meno aiuterebbe tanto lei quanto gli elettori e gli spettatori”, ribadisce il concetto.
Scanzi incolpa Renzi della crisi e cita Liliana Segre
Dal canto suo, Andrea Scanzi ritiene che ci troviamo di fronte a “una delle crisi più assurde, scellerate e pazze perché siamo dentro ad una pandemia”.
Ma anche perché, ci tiene a sottolineare, la crisi di governo in atto “deriva da una motivazione personale, egotica e quindi scellerata di Matteo Renzi”. In questo senso, Scanzi si permette di citare Liliana Segre. “Noi siamo di fronte a uno scenario per cui Liliana Segre, che ha 90 anni, non ha fatto il vaccino (anti-Covid ndr) e rischia la vita, va al Senato perché”, Scanzi cita le parole testuali di Segre, “ritengo indecente che in una scena del genere si privilegi il particolare all’assoluto”, cioè l’interesse personale di Renzi, chiosa il giornalista giudicandolo un fatto “non normale”.
I tre scenari possibili della crisi
Insomma, “quanto poteva durare un governo con dentro Renzi?”, si chiede polemicamente Scanzi paragonando la presenza di Iv in maggioranza con il presunto arrivo dei responsabili, rispetto ai quali Renzi non sarebbe “più attendibile”. Per concludere, secondo il giornalista gli scenari possibili sono tre: maggioranza allargata ai responsabili, Pd e M5S che tornano a “bussare alla porta di Renzi”, oppure il ritorno alle urne, quest’ultimo il più gradito alla destra.