Matteo Renzi obiettivo di dure critiche per i suoi rapporti con l'Arabia Saudita. A riaccendere la polemica Politica contro il leader di Italia viva è stata la recente pubblicazione del rapporto della Cia sull'omicidio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi. Secondo le conclusioni a cui è giunta la Central intelligence agency statunitense, il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, sarebbe direttamente coinvolto nel brutale assassinio di Khashoggi, avvenuto nell'ambasciata saudita di Istanbul, in Turchia.
La colpa di Renzi, secondo chi lo critica, è di intrattenere rapporti troppo stretti, anche a livello personale, con MBS.
Lo stesso leader di Iv è arrivato a parlare di "nuovo Rinascimento" rappresentato dall'Arabia Saudita. Parole di cui ora M5S, Pd e Sinistra chiedono conto.
Renzi criticato per il suo viaggio in Arabia Saudita
La notizia del presunto coinvolgimento diretto di Mohammed Bin Salman nell'omicidio di Jamal Khashoggi, con il ruolo di mandante, riaccende i riflettori della politica italiana su Matteo Renzi. Il leader di Italia viva era già finito nell'occhio del ciclone a causa del suo recente viaggio in Arabia Saudita per partecipare ad una conferenza. Nell'occasione, Renzi era apparso anche insieme al principe ereditario saudita al quale aveva appunto parlato di "nuovo Rinascimento".
Il M5S incalza Renzi: 'Roba degna del più buio Medioevo, altro che Rinascimento'
Ora che la Cia punta il dito contro MBS parlando anche di "prove", il M5S punta a sua volta il suo contro il senatore toscano. "Roba degna del più buio Medioevo, altro che Rinascimento", attacca Gianluca Ferrara, capogruppo in commissione Esteri del senato secondo il quale, mentre Renzi "andava in Arabia saudita a tessere le lodi di un regime assassino", il governo guidato da Giuseppe Conte bloccava la vendita di armi verso quel Paese.
Anche Pd e altri partiti contro il leader di Italia viva
Se il M5S ci va giù duro, anche il Patito democratico non fa sconti al suo ex segretario. "Matteo Renzi aveva detto che dopo la crisi avrebbe chiarito i suoi rapporti con l'Arabia Saudita e il 'grande principe ereditario'. Lui non ha ancora detto nulla - attacca l'ex ministro Peppe Provenzano - chiarire ora non è solo questione di opportunità, ma di interesse nazionale".
Ma anche il vicepresidente dei deputati Dem, Michele Bordo, gli chiede spiegazioni: "Renzi ci dica anche se è ancora convinto che in Arabia Saudita sia in atto un nuovo Rinascimento e che il principe ne sia addirittura l'interprete".
Tra gli esponenti delle altre forze politiche, spicca l'affondo di Nicola Fratoianni di Sinistra italiana: "Ora chiarisca per trasparenza e per dovere di onestà nei confronti dei cittadini italiani".