La Corea del Nord ha avviato, giovedì 25 marzo, un test balistico nelle acque del Mar del Giappone. Come riferisce un alto funzionario americano alla Cnn, due missili a corto raggio sono stati lanciati il giorno della partenza della fiaccola olimpica in concomitanza con i preparativi per i Giochi di Tokyo. La notizia è stata confermata nelle ultime ore anche dalla stessa Corea del Nord, che ha annunciato che si è trattato di un "missile guidato tattico di nuovo tipo". Kim-Jong-Un ha dato avvio al primo test dopo l'insediamento del presidente Usa Joe Biden, minacciando secondo i suoi avversari l'equilibrio di una regione da sempre caratterizzata da tensioni crescenti.

I missili, partiti da Wonsan nella parte orientale della Corea del Nord, sono stati lanciati ad una distanza di 20 minuti l'uno dall'altro e con una velocità di 430 chilometri, atterrando in uno spazio esclusivo esterno all'area economica del Giappone.

La reazione da parte dei Paesi minacciati dalla Corea del Nord

L'evento ha scatenato la preoccupazione di tutti i Paesi coinvolti dalla minaccia di Kim-Jong-Un. Come ha dichiarato Yoshihide Suga, primo ministro del Giappone, ripartire con dei test missilistici potrebbe minacciare la pace e la sicurezza del Paese. La stessa preoccupazione l'avrebbe manifestata anche Chung Eui-Yong, ministro degli Esteri sudcoreano, cosciente del pericolo nella regione.

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, nell'incontro di Seul, ha invece invitato al dialogo, mentre Pechino ha proposto un'unica "soluzione Politica" per arginare le tensioni.

Il test è stato il primo ad essere effettuato durante l'amministrazione Biden e a pochi giorni dagli incontri tenutisi a Seul tra Antony Blinken, segretario di Stato americano, e Lloyd Austin, ministro della Difesa.

Questi incontri diplomatici, svolti immediatamente dopo le esercitazioni militari del comando Usa con la Corea del Sud, hanno evidenziato l'importanza di una denuclearizzazione di tutta la penisola coreana.

Attualmente è stata convocata anche una riunione d'emergenza da parte del consiglio di sicurezza sudcoreano; nell'ambito di questo incontro, sarebbe stato indicato il luogo dal quale la Corea del Nord avrebbe sparato i missili.

Anche il Consiglio di sicurezza giapponese, nella persona di Yoshihide Suga a Tokyo, ha confermato quanto riferito dall'intelligence e da un alto funzionario del governo giapponese: si tratterebbe di due missili a corto raggio.

Intanto, il viceministro nordcoreano Choe Son Hui ha reso note le sue dichiarazioni sulla denuclearizzazione, considerandole "basate su una retorica senza fondamento". Washington, attualmente, ha comunque dichiarato di voler proseguire le trattative di negoziato con la Corea del Nord, affermando di essere pronta a trattative diplomatiche solo in cambio di una denuclearizzazione.