La Cina ha riscontrato un invecchiamento della popolazione. Come riferisce l'agenzia Xinhua il governo ha deciso di autorizzare le famiglie a poter aver fino a tre figli, per evitare un calo della forza lavoro che potrebbe frenare la crescita economica del paese.

I risultati del censimento nazionale, effettuato nel 2020, hanno certificato l'invecchiamento della popolazione nel Paese, che per la prima volta ha avuto un numero superiore di over 60 rispetto agli under 14. L'anno scorso sono nati circa 12 milioni di bambini, una diminuzione significativa rispetto ai 18 milioni del 2016.

Questo infatti è il numero più basso di nascite che è stato registrato dagli anni Sessanta. La decisione della Cina di consentire alle persone di avere più di due figli è un tentativo per evitare un peggioramento della carenza di manodopera che potrebbe poi pesare sulla crescita economica del paese, per migliorare la struttura demografica della Cina, affrontare l'invecchiamento della popolazione e mantenere abbondanti risorse umane per l'economia del paese.

La politica del figlio unico

Questa nuova legge arriva per cercare di fronteggiare la drastica legge introdotta nel 1979 dall'ex leader Deng Xiaoping, la politica del figlio unico, che aveva lo scopo di rallentare la crescita della popolazione e di alleviare la povertà.

Molti esperti dell'epoca avevano dichiarato che questa Politica avrebbe portato a un dimezzamento della popolazione nell'arco della vita media di una generazione di individui, via via più lento con il progressivo allungarsi della vita media. Inoltre erano previste delle pene durissime per chi violava questa legge. Molte famiglie infatti hanno subito multe, perdita del lavoro e talvolta forse aborti forzati.

In più, la politica del figlio unico, ha portato anche a un grave squilibrio di genere nel paese. La tradizionale preferenza per i figli maschi ha portato a un gran numero di ragazze che sono state abbandonate o portate in orfanotrofi, oppure ci sono stati dei casi di aborti selettivi o addirittura casi di infanticidio femminile.

Nel 2016, comunque il governo cinese ha cercato di mettere un freno al vertiginoso calo delle nascite che si è avuto a causa di questa legge, consentendo così alle coppie di poter aver due figli anzichè uno, però questa mossa non è riuscita a invertire il tasso di natalità, sempre più in calo.

Il governo ha così deciso di allentare ancora di più le limitazioni. Il tasso di natalità della Cina è diminuito di quasi il 15% nel 2020 e alcune persone hanno indicato che l'aumento del costo della vita è un importante deterrente che impedisce di avere famiglie più numerose, dato che il costo per l'educazione dei figli è troppo elevato e questo ha scoraggiato molte giovani coppie.