Si apre una settimana decisiva per il governo, in vista di nuove norme anti-covid che saranno messe in campo per attuare una ripresa in sicurezza delle attività produttive. Come già annunciato, nella giornata del prossimo 9 settembre si terrà una cabina di regia per decidere di poter espandere l'utilizzo del green pass ad altri ambiti lavorativi oltre a quelli dove già è richiesto come: bar, ristoranti e cinema. Tra i settori che potrebbero essere coinvolti, vi sono: i dipendenti pubblici e gli autisti del trasporto pubblico. Si parlerà anche di un eventuale obbligo di vaccinazione e della riapertura delle scuole.
Possibile obbligo vaccinale
Una prima questione fondamentale da risolvere è l'obbligatorietà del vaccino. Con molta probabilità, entro la fine del mese, dovrebbe essere raggiunto l'obbiettivo dell' 80% della popolazione vaccinata. Ciò sarà reso possibile anche ad un'apertura da parte delle regioni alla possibilità di vaccinarsi senza alcuna prenotazione. Sull'importanza del vaccino come strumento per contrastare il diffondersi della pandemia e mezzo necessario per ritornare alla normalità, il ministro della salute Roberto Speranza avverte: "O si rafforza ancora la campagna vaccinale o si è costretti ad immaginare che, ad un certo punto, bisognerà usare le misura del passato".
Smart working
Un altro tema fondamentale, riguarda lo smart working.
Il ministro Renato Brunetta annuncia che esso non sarà abolito, anche se "sarebbe auspicabile che resti per una quota fino al 15%". Tuttavia, rimane necessario definire una piattaforma informatica e le regole contrattuali per quanto concerne le questioni della disconnessione, produttività e risultati. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, chiede che lo smart working venga regolamentato attraverso del contratti nazionali per preservare i diritti dei lavoratori.
Riapertura delle scuole
Terminati gli esami di riparazioni, si avvicina la riapertura delle scuole. Le prima a partire sono quelle di Bolzano, dove sono attesi per il primo giorno di lezioni in presenza 90 mila bambini e ragazzi, poi toccherà a tutte le altre regioni. Per il governo, la riapertura delle scuole resa possibile grazie all'obbligo di green pass per docenti e personale d'istituto, è una questione fondamentale, al punto che coloro che ne sono sprovvisti saranno sospesi da ogni incarico.
A tale proposito, si ipotizza l'introduzione dell'obbligo vaccinale sia per gli insegnati che per gli studenti al di sopra dei 12 anni, come sostenuto dal ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, secondo cui: "La sicurezza dei ragazzi è la sicurezza del nostro paese, unica condizione per un rilancio vero e per tornare a vivere in una nuova normalità". Nello specifico, il vaccino obbligatorio per gli studenti potrebbe essere introdotto tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, qualora si verificasse un'impennata dei casi dovuta alle riaperture delle scuole. Al momento, gli adolescenti immunizzati con entrambe le dosi di vaccino sono il 38% mentre sono il 23,7% coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose.
In relazione alla riapertura delle scuole, vi è da sciogliere il nodo che riguarda la possibilità di tornare in classe senza la mascherina, almeno per gli studenti vaccinati. La controversa proposta è stata avanzata dal ministro Bianchi, il quale ha dichiarato che "il decreto del 6 agosto prevede in maniera molto chiara che in classe occorra indossare la mascherina. Ma è prevista anche un'importante deroga, in una classe in cui tutti sono vaccinati c'è la possibilità di toglierla". Tale questione, verrà discussa nella cabina di regia che si terrà il prossimo 9 settembre, anche se un piano Scuola è già stato varato in accordo con le singole Regioni.