Giuseppe Conte ha criticato fortemente Giorgia Meloni e il governo. Intervenendo a Di Martedì, programma tv di La7 condotto da Giovanni Floris, l'ex premier ha toccato i temi centrali nel dibattito politico italiano, dallo sciopero dei benzinai al reddito di cittadinanza. Secondo il leader del Movimento Cinque Stelle, il governo ha tradito gli elettori rispetto alle promesse portate avanti in campagna elettorale.

Sciopero dei benzinai, l'attacco di Conte al governo

Intervistato da Giovanni Floris a Di Martedì, Giuseppe Conte non ha risparmiato critiche a Giorgia Meloni.

Il tema centrale è lo sciopero dei benzinai, annunciato alcuni giorni fa, che va ad aggiungersi alla questione più generale del caro benzina, il cui prezzo è aumentato all'inizio del 2023 per effetto del mancato rinnovo del taglio delle accise. Negli ultimi mesi l'ex premier ha manifestato una linea dura nella sua opposizione al governo di centrodestra, a partire dall'eliminazione del reddito di cittadinanza.

Conte ha sostenuto che Meloni e l'esecutivo stiano voltando le spalle a "quei blocchi sociali e produttivi" a cui avevano guardato con molto interesse mesi fa, prima delle elezioni di settembre: "Sta succedendo che le promesse in campagna elettorale non funzionano e il governo sta tradendo il suo stesso elettorato".

Ciò non fa che generare una "situazione esplosiva", che andrà a sommarsi agli effetti della graduale cancellazione del reddito.

'Meloni si sta rimangiando tutte le promesse'

Nel corso del suo intervento, il presidente del Movimento Cinque Stelle ha preso di mira anche la manovra economica, giudicandola "recessiva", e ha accusato il governo di aver "abbracciato l'austerità".

Secondo Conte, Meloni potrebbe cambiare idea anche sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità, e potrebbe arrivare a votarlo dopo che in passato aveva aspramente attaccato l'ex premier sullo stesso tema, accusando Conte di "alto tradimento".

"Si sta rimangiando tutte le promesse...e le giravolte son tantissime" aggiunge Conte, citando alcune delle promesse fatte in campagna elettorale.

Toccando la questione delle trivellazioni, ha ricordato che Meloni era prima contraria ed ora favorevole. Sul tema del blocco navale, ha sottolineato che negli ultimi giorni c'è stato un record di sbarchi in Italia con tremila migranti arrivati sulle nostre coste. Conte ha fatto anche l'esempio delle pensioni: se in campagna elettorale Meloni aveva promesso di alzarle, negli ultimi mesi ha infatti deciso di non riconoscere neanche la rivalutazione degli assegni per il ceto medio.

Conte su giustizia e reddito di cittadinanza

Nelle critiche al governo Giuseppe Conte si sofferma anche sul tema della giustizia e sulla questione delle intercettazioni, osteggiate dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio per tutta una serie di reati considerati "minori".

Per l'ex premier, però, "è surreale la guerra del governo alle intercettazioni". Altro tema caldo è quello del reddito di cittadinanza, strumento simbolo dei governi guidati dal Movimento Cinque Stelle negli anni passati. "Il governo aveva preannunciato programmi di formazione già da gennaio", ha ricordato, sottolineando come non ci siano stati nuovi interventi. Conte ha detto che l'unica promessa mantenuta da Meloni è proprio quella dell'abolizione del reddito di cittadinanza, avvertendo: "Così creiamo un disastro sociale consapevolmente”.