Tensione ieri, mercoledì 14 maggio, alla Camera dei Deputati durante il question time: un forte botta e risposta che ha visto protagonisti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il leader del M5s Giuseppe Conte. Al centro del confronto, il tema delle spese militari. Tanti gli attacchi da parte delle opposizioni, molto duri sono stati anche gli interventi di Angelo Bonelli e della segretaria del Pd Elly Schlein. Ma forse è con con l'ex premier pentastellato che si è consumato in aula il botta e risposto più duro su temi come la sanità e le spese militari.

Meloni al question time

Durante il question time alla Camera, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la disponibilità del Governo a intervenire in materia di sanità qualora le Regioni dovessero trovarsi in difficoltà. Rispondendo a un’interrogazione di Noi Moderati, la premier ha spiegato che, pur trattandosi di una competenza regionale il governo sarebbe pronto ad attivare i poteri sostitutivi.

Aggiunge che il decreto che lo consentirebbe è pronto da tempo, anche se al momento non è stata ancora raggiunta un’intesa.

La presidente del Consiglio ha anche respinto le accuse secondo cui il Governo starebbe tentando di scaricare le responsabilità sulla sanità alle amministrazioni locali. Ha affermato che, pur non avendo competenza diretta sull’organizzazione del sistema sanitario, l’obiettivo dell’esecutivo è contribuire al massimo per migliorare i servizi, in un’ottica di collaborazione istituzionale.

Come in occasione del discorso al Senato la settimana scorsa anche in questa occasione Meloni ha subito dure critiche dalle opposizioni.

'Conte improvvisamente pacifista'

Rispondendo a Conte sul tema dell'aumento delle spese militari e sulle spese per la sanità, Giorgia Meloni non usa mezzi termini nel corso del suo intervento. "Sono molto affascinata da questa sua passione antimilitarista, che però nessuno aveva avuto modo di apprezzare quando era lei il presidente del Consiglio dei ministri", ha detto Meloni, la quale sostiene come sia stato lo stesso Conte ad aumentare anni fa le spese militari.

La premier offre cifre relative ai fondi destinati alla sanità, durante il governo Conte minori di quelli attuali.

E sulle spese militari sottolinea come il governo dell'ex premier abbia creato "un fondo da 12 miliardi di euro per ammodernare la difesa". Poi arriva l'attacco più forte: "Sarà stato uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto negli anni...".

La replica di Conte

Arriva pronta e molto dura la risposta del leader del Movimento 5 Stelle, che ha accusato la premier Meloni di voler evitare il confronto diretto sui fatti: "I fatti dicono che io ho portato la percentuale di Pil all'1,4%, abbiamo speso un miliardo per le armi" e poi rivendica i risultati ottenuti durante l'emergenza Covid, con il Recovery Fund da 209 miliardi di euro. Poi arriva il duro affondo.

"Si rende conto che ha tradito l'Italia comportandosi come una scolara obbediente?".

Conte accusa la premier sui tagli alla scuola, alla sanità, al lavoro e alla ricerca per sottoscrivere "spese pazze" in campo militare. "Agisce senza mandato", aggiunge ancora l'ex premier. "Il Parlamento non ha votato, la Lega non vuole il riarmo e gli italiani vogliono risposte non 8 mesi per un referto".

E poi, a margine del suo intervento, Conte ha voluto rivolgere un appello ai colleghi deputati per condannare la guerra a Gaza, invitando i colleghi dell'Aula di Montecitorio ad alzarsi in piedi. Le opposizioni non hanno esitato e si sono alzate in piedi. "Rimane seduta? Vergogna!", ha detto poi rivolgendosi a Meloni che non ha condiviso l'iniziativa, con le immancabili proteste da parte dei banchi del governo agli indirizzi del leader pentastellato.