La Supermedia Youtrend/Agi del 2 maggio 2025 vede immutato il dato di FdI. Il partito della premier Giorgia Meloni rimane stabile al 29,4%, mentre sul podio ci sono alcune variazioni percentuali. Il PD conferma il suo momento non semplice ed è in flessione, mentre il M5S sta raccogliendo gli sforzi del no al riarmo europeo e fa un incoraggiante balzo in avanti. Tra gli altri partiti le uniche variazioni significative sono il calo di Forza Italia e di Azione.

La Supermedia Youtrend

La Supermedia Youtrend del 2 maggio vede Fratelli d'Italia stabile rispetto al dato di due settimane fa.

Il 29,4% del partito di Giorgia Meloni è comunque incoraggiante se si tiene conto delle tante questioni aperte per il governo, in particolare di politica estera e internazionale. Non solo guerra in Ucraina ma anche risposta alla politica dei dazi statunitensi, con la premier italiana che cerca di porsi in una posizione di mediazione privilegiata tra Bruxelles e Washington.

Nel governo le posizioni, su temi come il riarmo europeo, non sono compatte e univoche e nelle ultime settimane vi sono state tensioni interne, in particolare tra la Lega e Forza Italia. Nonostante questo però, anche dopo la visita negli Stati Uniti, Meloni ha cercato di ricompattare la maggioranza insistendo molto sulla sua leadership.

E finora i sondaggi non sembrano smentirla.

Cala il Pd, bene il M5s

Nel Partito Democratico invece queste ultime settimane non sono state affatto facili. Il partito ora scende sotto il 22% e perde mezzo punto percentuale, attestandosi al 21,8%. Le recenti tensioni interne sul piano di riarmo europeo, con non poche divisioni tra i democratici, stanno evidentemente contribuendo a questi risultati. Il partito di Elly Schlein appare diviso su questioni cruciali di politica internazionale ed è così penalizzato nei sondaggi.

L'opposto invece accade per il Movimento 5 Stelle che sta beneficiando del cosiddetto effetto rearm: posizionandosi sul no al riarmo europeo e insistendo molto nel No agli aumenti di spesa militare.

Anche la manifestazione per la Pace di inizio aprile a Roma ha contribuito a compattare l'elettorato pentastellato intorno all'ex premier Giuseppe Conte. Nel M5s l'assenza di grandi contrasti interni dà l'immagine di un partito stretto e unito intorno al presidente Conte.

Gli altri partiti e coalizioni

Tra i partiti della maggioranza Forza Italia è in calo di tre decimali e si attesta al 9,1%. Resta comunque sopra la Lega, stabile all'8,6%. Invariato anche il dato di Alleanza Verdi e Sinistra, stabile al 6,1% di due settimane fa. In calo invece Azione di Carlo Calenda: dopo alcune settimane di ottimi risultati il partito si flette e torna poco sopra la soglia di sbarramento con il 3,2% (-0,3).

Lieve calo per Italia Viva (2,4%) e PiùEuropa (1,8%), mentre Noi Moderati resta stabilmente all'1%.

Nel dato sulle coalizioni invece scende sia il centrodestra che il centrosinistra. I partiti della maggioranza infatti arrivano al 48,2% (-0,3), mentre i partiti di centrosinistra si fermano al 29,8% (-0,4). In calo anche le forze dell'ex "Terzo Polo" con il 5,7%. Mettendo insieme tutti i partiti di opposizione poi, formando il cosiddetto campo larghissimo, si ottiene il 47,9%.