Il sistema dei trasporti, pubblico e privato, di Roma è da tempo al collasso. I cittadini della Capitale lo sanno bene ma anche i turisti che arrivano sulle rive del Tevere, dopo poche ore, hanno già capito che si tratta di una situazione che se non è al punto di non ritorno ci manca veramente poco.

Oltre 2,3 milioni di veicoli circolanti (stime Codacons) occupano ogni centimetro quadrato dell’asfalto romano, buche comprese, rendendo difficoltosa la circolazione anche dei mezzi pubblici che, nelle ore di punta, non riescono a superare la velocità media di 15 chilometri l’ora.

Il trasporto pubblico: l’Atac tra cattiva gestione, sindacati e la rabbia degli utenti

Emblematica, quando si parla del problema dei trasporti a Roma, è la vicenda dell’Atac, la principale azienda che gestisce i mezzi pubblici della Capitale, metropolitana compresa. L’azienda sta, con difficoltà, cercando di uscire da una situazione di bancarotta determinata da una gestione che definire scellerata è poco: assunzioni clientelari, mezzi fatiscenti per carenza di manutenzione, biglietti falsi, eccetera. Un percorso di risanamento doloroso che passa attraverso la ridefinizione dei rapporti con i dipendenti con l’applicazione di un nuovo contratto di lavoro ritenuto troppo penalizzante dalle sigle sindacali indipendenti.

A nulla sono valsi gli annunci di nuovi investimenti ed assunzioni; il risultato è una sequenza di scioperi a cadenza quasi quindicinale che ha ulteriormente esasperato gli utenti. Non si contano, infatti, gli episodi di aggressioni ad autisti di autobus e macchinisti della metropolitana da parte di cittadini esasperati da lunghe attese alla fermata per le quali la spiegazione non è sempre quella del traffico.

La funivia contro il traffico di Roma, suggestiva ma inutile: l’esempio delle capitali europee

Dai tempi di Veltroni sindaco viene periodicamente ripescato il progetto della realizzazione di una funivia da Casalotti a Boccea. Idea suggestiva ma palesemente non idonea, da sola, a decongestionare il traffico di Roma, tanto da far sorgere il sospetto che venga usata strumentalmente per conquistare l’attenzione dei cittadini durante le campagne elettorali.

Cittadini che attendono, ad esempio, la realizzazione di seri progetti in grado di far decollare a Roma un sistema di car sharing elettrico e bike sharing di gestione pubblica paragonabile a quelli delle grandi capitali europee.

Nulla da inventare, quindi, ma la semplice riproposizione di quanto già sperimentato ed applicato con successo a Londra, Parigi, Berlino o Madrid, come l’istituzione di pedaggi per l’ingresso nelle zone critiche e trasporti pubblici gratis nelle ore di punta.

Il miglioramento del servizio dei trasporti pubblici di Roma passa necessariamente dalla disincentivazione dell’utilizzo dei mezzi privati dei quali, secondo lo studio Codacons, i cittadini romani sono prigionieri nel traffico per circa 100 ore l’anno.

QUELLO DEI TRASPORTI È UN TEMA CRUCIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTÀ

Non ci si può nascondere, quello dei trasporti è un tema cruciale per Roma e come tale va affrontato. Intendo favorire lo sviluppo della rete tramviaria e delle modalità innovative che garantiscono una capacità di carico molto più ampia della gomma, e costi di costruzione dieci volte inferiori alle metropolitane “pesanti”. Alla fine del mio mandato voglio consegnare ai romani una rete di trasporto pubblico moderna e veloce, affiancata dal potenziamento delle nuove modalità di trasporto, car e bike sharing, che non devono fermarsi nella città storica, ma servire tutto il territorio comunale.