Pasquetta è stata la prima occasione utile, visto il tempo mite, per effettuare la prima prova costume per i romani, in vista dell'estate che verrà e per gli esercenti di fare, per cosi dire, le prove generali.

Scadenza delle concessioni e presenza di rifiuti i principali problemi

Ma, purtroppo, sia gli uni che gli altri si sono scontrati con problemi vecchi e nuovi legati da una parte alla mancanza di adeguati servizi e dall'altra al mancato rinnovo di concessioni che sono state bloccate per i motivi più disparati. In alcuni casi sarà difficile, dal lato dei commercianti, poter avere un avvio tranquillo di stagione a causa delle lungaggini burocraticbe per il rinnovo della concessione demaniale.

Dal lato dei turisti si preannunciano le solite difficoltà dovute a sporcizia e utilizzo delle spiagge libere come accampamento da parte di clochard. Questo ad esempio è il caso di alcune spiagge libere del litorale di ostia.

Il consorzio di Castelporziano e il contenzioso dei chioschi

Come riportato dal sito online di Repubblica, il litorale di Castelporziano, sede della famosa tenuta del Presidente della Repubblica, soffre purtroppo delle stesse problematiche; ma, in aggiunta, si porta dietro dagli anni 90 un contenzioso le cui origini risalgono, addirittura, al 1965, quando l'allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat donò una parte di arenile della tenuta presidenziale al comune.

In seguito ad alterne vicende,l'ente che gestiva quel tratto di spiaggia fallisce, i commercianti della zona, costituitisi in Consorzio, denominato Consorzio Castelporziano 98, acquistano, per circa 600 milioni delle vecchie lire, cinque chioschi e contemporaneamente stipulano la relativa convenzione con il comune di Roma per il servizio di balneazione e gli altri servizi accessori.

A causa di varie irregolarità, come degli abusi edilizi, il comune nel 2014 non rinnova la concessione al Consorzio Castelporziano 98, che porta la cosa fin davanti al Taranto del Lazio, competente per materia. Il Tar però, da torto ai consorziati spiegando che gli stessi non godevano di una concessione ma di un appalto e quindi non soggetto a proroga.

Nel frattempo il X Municipio che ha la responsabilità della zona, ha anche subito lo scioglimento per mafia, quindi sarà molto difficile che la situazione possa cambiare in meglio nei poco più di due mesi che rimangono all'apertura ufficiale della stagione estiva.

Fregene, tra erosione del suolo e carenza di fondi

Fregene, a differenza delle altre realtà del litorale Romano ha subito le conseguenze indirette dei cambiamenti clclimatici subendo una notevole erosione delle proprie spiagge, che ha indotto il comune di Fiumicino a stanziare dei fondi, circa 600 mila euro,per poter ricostituire l'arenile.

Come nota Repubblica, però, il progetto ha incontrato grosse difficoltà di messa in opera, anche se almeno un cantiere è già partito. Tanto che per il momento risulta tutto fermo e bloccato dalle autorità della Regione Lazio, che attendono, preventivamente, il rilascio della valutazione di impatto ambientale.

Per i Romani si prospetta un'estate "infuocata".