Giovedì 22 Marzo trasporto pubblico a rischio nella capitale a causa dello sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati Faisa Confail, Orsa e USB, il fermo riguarderà l'intera rete #atac e linee periferiche gestite dalla Roma Tpl, facile prevede pertanto un Giovedì nero per i #trasporti qualora lo sciopero dei #mezzi pubblici venisse confermato.

A rischio Bus, Metro e rete ferroviaria locale

L'agitazione interesserà come detto l'intera rete ATAC (Bus, Tram, Metro, Ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo) e la rete dei Bus della Roma Tpl, consorzio che gestisce 100 linee di Bus prevalentemente periferiche, durante la protesta sindacale saranno come sempre garantite le fasce orarie di garanzia con il servizio che sarà regolare dalle 05:30 alle ore 08:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00.

Le ragioni della protesta

La protesta delle tre sigle sindacali è contro la scelta del Campidoglio e dell'azienda ATAC di ricorrere al concordato preventivo per cercare di risanare la difficile situazione finanziaria dei #trasporti pubblici capitolini, una scelta che i sindacati hanno osteggiato sin dalla prima ora dal momento che questo strumento è ritenuto troppo gravoso per i lavoratori già costretti a lavorare in un contesto difficile, con turni massacranti, inquinamento, traffico, parco vetture obsoleto ed inefficiente e dalle difficili condizioni del manto stradale, caratterizzato sempre più da avvallamenti e buche, che rendono sempre più difficile l'espletamento del servizio, tali problematiche inutile dirlo andranno ulteriormente ad acuirsi con il concordato preventivo che tra le tante misure prevede anche un innalzamento dell'orario di lavoro settimanale dalle attuali 37 ore a 39 ore.

Aderiscono allo sciopero anche i dipendenti della Roma Tpl, che da diverso tempo vivono una situazione aziendale difficile con stipendi arretratati, assenza di bagni ai capolinea, aggressioni agli autisti (operando su linee periferiche sono maggiormente esposti agli episodi di violenza) peggioramento delle condizioni di lavoro generali, ecc.

I dipendenti di questo consorzio che ricordiamolo ancora una volta gestisce per conto di ATAC alcune linee periferiche, protestano infatti tanto per essere ancora in alto mare nella regolarizzazione dei loro stipendi quanto per il peggioramento delle condizioni di lavoro causato a loro dire dalla privatizzazione del servizio.