La Procura di Napoli, controllando la varie mense, ha scoperto che in alcune scuole venivano somministrate carni avariate e addirittura rosicchiate dai topi: il tutto per ottenere il massimo profitto, al minimo costo. Tutto ciò è costato sei arresti a imprenditori e dirigenti ospedalieri, i quali hanno contribuito anch'essi a questa truffe, fornendo cibo contaminato anche alle persone ricoverate.
Oltre agli arresti ci sono anche altri quarantacinque indagati, tra cui amministratori comunali, anche non più in carica. Le zone interessate sono state intorno a Napoli, Salerno, Avellino e Potenza.
In un istituto di Salerno veniva anche somministrata acqua di rubinetto, anziché quella minerale, mentre in una struttura residenziale per anziani, a Torino, sono state date carni di bovino della Polonia, le quali venivano spacciate per carni piemontesi.
Coldiretti ha commentato che la truffa è stata progettata per colpire i più deboli e quindi i bambini delle scuole, gli anziani e le persone ricoverate all'ospedale. In tutto il Paese ci sono oltre quattro milioni e mezzo di persone che pranzano nelle mense e la sicurezza è fondamentale: bisogna aumentare i contatti diretti con le aziende che producono da mangiare, aumentando anche gli alimenti che provengono da zone vicine a quelle di consumo, al fine di migliorare la freschezza e qualità del prodotto.
Nelle mense scolastiche tre italiani su quattro non sono soddisfatti, infatti per alcuni dovrebbero aumentare i cibi biologici e locali, per altri invece la mensa è troppo cara o il menu è poco variato.