Quando a scioperare sono i mezzi pubblici di norma il cittadino si arrangia chiedendo un passaggio ad un amico, evitando di uscire di casa, oppure si decide di prendere l'auto di proprietà subendo magari lo stress dell'intenso traffico cittadino. Ma cosa accade quando a scioperare è un medico? Cosa rischia il paziente?
La domanda è d'obbligo visto che domani, lunedì 22 luglio del 2013, ci sarà uno sciopero nazionale dei medici, della durata di quattro ore, con conseguenti disagi attesi in corsia. Il motivo della protesta è tra l'altro legato al blocco del rinnovo del contratto di lavoro ad oggi fermo addirittura al 2009.
In particolare, pur garantendo le urgenze, domani nelle strutture ospedaliere in tutta Italia rischiano di saltare ben 500 mila visite specialistiche e ben 30 mila interventi programmati proprio a causa dell'astensione da parte dei dirigenti sanitari.
A fornire questa stima è stato il movimento Cittadinanzattiva nel consigliare ai cittadini, nella giornata di domani, di telefonare e di acquisire conferma in merito all'erogazione della prestazione prenotata. E nel caso la visita salti, è bene rivolgersi agli uffici preposti per riprogrammare la visita che eventualmente domani dovesse saltare a causa dello sciopero dei medici. Il movimento Cittadinanzattiva raccomanda in merito di essere quanto mai ostinati, ovverosia di non tornare a casa prima che l'ospedale non abbia dato conferma della riprogrammazione della visita fornendo una nuova data ed ora per effettuarla.