Una nuova svolta nella terapia per combattere l'Aids parestia dando risultati promettenti. Finora la cura consisteva nellasomministrazione ai pazienti di un mix di farmaci ad azioneantiretrovirale, ma che costringeva ad una assunzione a vita: ora, secondo i dati resi noti sulla rivista Retrovirology, laricerca ha effettuato un notevole passo in avanti.
Gli studi,compiuti da una equipe italo-americana e coordinata dal dottorAndrea Savarino, hanno introdotto in aggiunta ai farmacitradizionali altri due composti: l'auranofin (un composto abase di sali di oro) e la butioninasulfossimina (agente confunzioni chemiosensibilazzanti) ha rivelato una remissione dellamalattia nei macachi utilizzati per la sperimentazione (va ricordatoche questi primati sviluppano una forma di Aids molto simile a quellaumana).
Questa combinazione di farmaci ha praticamente rimpiazzatoi linfociti malati con nuove cellule perfettamente funzionanti e,soprattutto, senza effetti collaterali, una speranza per glioltre 33 milioni di individui colpiti da questa sindrome.
Studiando imacachi si è notato che le nuove cellule così prodotte erano ingrado di respingere il virus portando alla completa guarigione.Incoraggiati da questi risultati i ricercatori hanno già programmatodi estendere, nel 2014, la sperimentazione anche su soggetti umani: l'annuncio verrà dato ufficialmente nel corso della conferenzainternazionale Hivpersistenceduringtherapy che si terrà aMiami il prossimo dicembre.