La celiachia si scopre con un prelievo di sangue e può colpire sia uomini che donne. 

I casi accertati aumentano del 10% ogni anno: segno che la malattia è riconosciuta. Ma ciò non è sufficiente. Oltre ai 135 mila celiaci diagnosticati, si suppone che ce ne siano almeno altri 465 mila che ancora non sanno di avere questa malattia. Molti di loro sono per di più donne.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA CELIACHIA?

Dolore, nausea, gonfiore, vomito e diarrea: è per questo che la diagnosi è lunga e non si riesce a capire subito se siamo malati di celiachia.

E QUANDO LA DIAGNOSI NON ARRIVA?

Quando la diagnosi tarda ad arrivare la Salute è a rischio perché il consumo di glutine nella persona celiaca altera il contenuto di calcio nelle ossa, rendendole fragili e più soggette a frattura. Un'altra condizione frequente è l'anemia: provoca debolezza persistente e affaticamento. La celiachia non confermata può portare anche il diabete.

I disturbi legati al glutine possono ridurre l'assorbimento di alcuni farmaci compresa la pillola contraccettiva. Inoltre viene compromessa anche la cosiddetta "riserva ovarica ", cioè il numero di cellule femminili fecondabili riducendo perciò la possibilità di rimanere incinta. Anche per chi riesce a rimanere incinta va incontro a 9 mesi difficili in quanto la gravidanza si può interrompere troppo presto.

SI PUÒ CURARE CON UNA DIETA SPECIFICA

Ovviamente, una volta scoperto di avere questa malattia, dovete togliere il glutine. Perciò no a cereali come grano, orzo, segale, frumento, kamut e farro.E' importante evitare sia alimenti che li contengono come pasta, pane e dolci, sia quelli che nella loro fabbricazione possono essere stati contaminati da piccole quantità di glutine. Via libera a riso, mais e grano saraceno ma anche a cereali meno  noti come il miglio, l'amaranto, quinoa e teff. I cibi per celiaci si riconoscono dal marchio che hanno: una spiga barrata.