Le festività natalizie sono uno dei pochi momenti per stare di più con i propri cari, tra pranzi e cenoni interminabili, ma anche giochi da tavolo e con le carte. Il tempo passa piacevolmente e, se si gioca anche con qualche soldo, si può racimolare anche qualche sommetta da portare gioiosi a casa. Tra i giochi da tavola classici usati in quelle giornate vi è senza dubbio la Tombola, la quale, secondo diversi studi, non solo ci farebbe stare piacevolmente con i propri cari ma farebbe bene anche alla memoria. La quale ne trarrebbe notevoli benefici.

I benefici

Ma come fa a stimolare la mente? Mediante le classiche "cartelle", sulle quali compaiono i numeri estratti nel paniere e che ci fanno sperare di fare ambo, terno, quaterna e cinquina. Secondo un istituto tedesco con sede a Berlino la Tombola è in grado di arricchire arricchisce le reti neurali, ossia i legami tra le cellule, e stimola i neuroni a prendere contatti tra loro, accrescendo importanti "riserve" del cervello. Ancora, secondo l'Università di Southampton, il gioco accresce la nostra concentrazione proprio perché dobbiamo seguire tutti i numeri che vengono estratti, apportando benefici alla nostra cognitività. La ricerca condotta da questo ateneo inglese afferma altresì che i giochi di società garantiscono benefici più longevi rispetto a quelli che si fanno da soli.

Ad accodarsi a questi assunti anche alcuni illuminati italiani, che confermano i benefici per la concentrazione e la memoria. Ciò perché la nostra concentrazione resta molto attiva per tutto il gioco, che in genere dura una cinquantina di minuti. Il tutto aiuta anche a ridurre i rischi di incorrere in malattie cerebrali degenerative, come l'Alzheimer.

La storia

Insomma, cosa volere di più?

Ci si diverte, si vince qualche soldo e si allena pure la mente. Giusto anche citare un po' di storia. La tombola è nata a Napoli nel 1734 da una discussione tra il re Carlo di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco circa l'opportunità di concedere al popolo lo storico gioco del lotto. Fu così vietato durante le feste natalizie perché ritenuto immorale, e allora ci si inventò un diversivo che lo sostituisse a casa in quel periodo riferendosi comunque alla Smorfia.