Soffrite costantemente di emicrania? Non siete i soli. In tutto il mondo, secondo alcune ricerche, quasi la metà degli adulti (per la precisione il 46%) ha avuto un mal di testa molto fastidioso, causandogli anche assenze dal posto di lavoro. Tra le spiegazioni fornite a riguardo, ce n'è una interessante che vedrebbe tra le cause un'eccessiva assunzione di sale nella propria alimentazione. A dirlo i ricercatori della John Hopkins University di Baltimora, nel Maryland, la cui ricerca è stata anche pubblicata sul British Medical Journal (BMJ). Vediamo di cosa si tratta.

Come si è svolta la ricerca

Gli studiosi hanno utilizzato tre differenti livelli di assunzione di sodio comparando due modelli di dieta: uno ricco di frutta, di verdure e latticini a basso contenuto di grassi saturi e con ridotto numero di grassi totali, ed uno basato sui classici modelli di consumo alimentare occidentali. Il loro campione era composto da trecentonovanta soggetti, e la ricerca si è svolta in tre periodi di trenta giorni ciascuno, a cui sono state somministrate, in forma random, le due tipologie di dieta succitate. Nelle tre fasi a loro è stato dunque somministrato un tipo di alimentazione contenente alto, medio o basso contenuto di sale. Di volta in volta dovevano poi compilare dei test, per capire se avevano sofferto di cefalee durante le tre fasi.

Le conclusioni

I ricercatori sono giunti alla conclusione che poco sodio comportava un rischio molto più basso di emicranie tra i giovani, mentre nulla cambiava per gli adulti nei tre livelli di assunzione di sale. Ciò che dunque legherebbe davvero il sale ai mal di testa è la pressione sanguigna. Come noto, la pressione sanguigna è legata sia al proprio tenore di vita (stressato o meno), ma anche e soprattutto al tipo di alimentazione svolta.

Pertanto giungono alla conclusione che essendo l'eccessivo consumo di sale tra le cause di aumento della pressione sanguigna (ipertensione), è meglio ridurne il consumo per evitare appunto emicranee, ma soprattutto rischi di ictus e/o infarti.