L'influenza ha ucciso tre persone in Puglia, di età compresa tra i 62 e 67 anni. Prima però di farsi prendere dal panico è bene sapere che le persone decedute erano tutte affette da altre patologie e non avevano fatto il vaccino che di solito viene raccomandato a chi ha già problemi di salute. Purtroppo ci sono almeno venticinque casi gravi di persone che si trovano ricoverate in condizioni preoccupanti a causa del virus stagionale che sembra essere particolarmente contagioso. La regione Puglia è stata particolarmente colpita dall'influenza, infatti sono almeno 120 mila i casi di malati registrati finora.



Influenza 2015, cura e prevenzione



L'epidiemologa Cinzia Germinario, responsabile del Centro epidemiologico, ha dichiarato che se non ci fossero state informazioni sbagliate sul vaccino (ricordiamo che tempo fa è stato ritirato il vaccino influenzale perchè ritenuto rischioso), forse la situazione sarebbe stata migliore e non si sarebbero verificati questi decessi. Aggiunge anche che per essere sicuri di aver raggiunto il picco influenzale bisognerà aspettare almeno una settimana, ma sembra in realtà che questi si raggiungerà a metà febbraio.

Per prevenire la malattia ed evitare di contagiare gli altri, conviene mettersi a riposo ai primi sintomi che sono mal di testa, nausea, dolore alle ossa, ai muscoli, dissenteria e febbre ( che potrebbe non esserci in presenza di influenza) e telefonare subito al medico di famiglia seguendo scrupolosamente le sue prescrizioni.

Inoltre va prestata ancora più attenzione se ci sono bambini ammalati o anziani con patologie che possono compromettere la guarigione. Solitamente con una temperatura superiore ai 38 gradi si può ricorrere a un antipiretico come il paracetamolo o a qualche rimedio omeopatico come la belladonna, nux vomica, aconitum ma sempre dopo aver consultato il parere medico.

Una buona regola da seguire per evitare di prendere l'influenza è quella di lavarsi accuratamente le mani e di non portarle mai alla bocca o al naso, cosa che fanno spesso soprattutto i bambini e che facilita il contagio.