Potrebbe sembrare una favola e invece è tutto vero: un gruppo di ricercatori della Cambridge University ha creato una cioccolata dai poteri sovrannaturali. Estechoc è la cioccolata capace di cancellare le rughe e far ringiovanire la pelle nel giro di poche settimane. La notizia ha fatto il giro del mondo dopo essere apparsa sul quotidiano del Regno Unito 'The Telegraph'. Questa magica cioccolata agisce aiutando gli antiossidanti migliorando la circolazione sanguigna ed assicurando effetti immediati sulla pelle. Il cibo degli dei con nutrienti e sostanze salutari.
Pelle liscia come quella di un 20 enne
Una barretta dal peso di 7,5 grammi, contiene una quantità di ossidanti pari a quella contenuta in un filetto di salmone d'Alaska e pari quantità di polifenolo contenuta in 100 grammi di cioccolata fondente. A breve si potrà dichiarare guerra ai radicali liberi con gusto grazie a questa cioccolata. I ricercatori hanno raccontato alla rivista che occorre mangiare una barretta al giorno per rendere la pelle liscia e soda come quella di una donna di 30 anni. I test sono stati effettuati in laboratorio. I volontari, che si sono felicemente proposti, hanno un età compresa tra i 50 e i 60 anni. Su tutti sono stati notati validi cambiamenti della pelle. Nello specifico si è evidenziata una diminuzione significativa di infiammazioni e una circolazione molto migliorata.
Cioccolato anche per diabetici
Tra le qualità di questo cioccolato, non si può fare a meno di notare la bassissima quantità di calorie: appena 38 a barretta, accessibile quindi anche per chi ha problemi di diabete. Estechoc sarà in commercio già dal prossimo mese nel Regno Unito e verrà venduta come integratore e in confezione da 21 barrette per un trattamento di 3 settimane.
Non sono state dichiarate informazioni riguardo al prezzo di questo trattamento ma la probabilità che possa essere piuttosto costoso è evidente.
Non tutti però sono convinti, nonostante i test, che questa cioccolata sia una valida idea. Naveed Sattar, professore di medicina metabolica presso la Glasgow University, suona un campanello d'allarme invitando ad effettuare altri test, magari più severi per avere conferma delle affermazioni dei ricercatori.