E' finalmente terminata la stagione influenzale, che per quest'anno ha messo a letto circa sei milioni di italiani. Durante le prossime settimane e fino alla fine di aprile, il bollettino Influnet prevede ancora alcuni casi di contagio ma con un netto calo di malati. Nella prima settimana di aprile, si sono registrati, ancora, circa 116mila casi influenzali con una maggiore incidenza per quanto riguarda i bambini molto piccoli o fino a 14 anni. Per gli adulti, invece, i casi maggiori riportati hanno interessato gli anziani sopra i 65 anni di età.

Secondo i dati riportati dall'Iss, la stagione appena trascorsa è stata di media entità, anche se non sono mancati casi più complicati e gravi. Passata l'influenza classica, ora il pericolo si riferisce ai virus parainfluenzali, tra cui spicca l'influenza intestinale, vero malanno primaverile e in genere del cambio stagionale.

Influenza 2015 al termine: aprile mese del virus intestinale

Secondo i dati resi noti dai virologi ospedalieri, scampato il pericolo per l'influenza 2015, ora bisognerà fare i conti con il virus intestinale o con i virus affini che, somigliano molto all'influenza comune con la differenza che durano molto meno. Solitamente, il periodo primaverile è quello in cui ci sono molto più rischi di contrarre questi virus a causa di sbalzi termici che portano alla proliferazione di batteri.

I sintomi dei virus parainfluenzali che colpiscono le vie aree, rimangono sostanzialmente simili a quelli dell'influenza comune con mal di gola, placche, tosse, tracheite o raffreddore, che può essere confuso con le allergie stagionali.

A volte e presente la febbre, anche elevata ma la durata è minore, non superando, di fatto, i 3 o 4 giorni.

Differente è il virus intestinale che colpisce stomaco e apparato gastrointestinale. Il contagio, in questo caso, è molto più veloce e bastano anche 24 o 48 ore per la trasmissione da un soggetto all'altro. Il virus intestinale può essere molto fastidioso: dura circa 2 o 3 giorni e porta sintomi come diarrea, vomito, malessere, febbre bassa o alta sopra i 38 gradi e disidratazione. Valgono i classici consigli per guarire velocemente ed evitare cure fai da te con medicinali.