Uno studio portato avanti da dei ricercatori spagnoli, pubblicato su "JAMA Internal Medicine", dimostrerebbe come seguire una classica dieta mediterranea ricca di olio extravergine di oliva, o consumare con regolarità frutta secca, abbia un effetto protettivo sui danni dell'invecchiamento a carico memoria. L'autore principale dello studio è il Dr. Emilio Ros, dell'istituto di "Investigacions Biomediques August Pi Sunyer", di Barcellona.

Lo studio

La ricerca è stata portata avanti come un trial clinico randomizzato, ed ha seguito tre gruppi di volontari cui erano stati assegnati diete differenti, monitorando poi i cambiamenti delle loro capacità cognitive con il passare degli anni.

I volontari erano tutti in buono stato mentale, con un'età media di 67 anni e presentavano tutti un alto grado di rischio cardiovascolare. 155 volontari sono stati assegnati ad una dieta mediterranea a cui è stato stato associato un intero litro di olio extra vergine di oliva a settimana, altri 147 volontari sono stati assegnati sempre ad una dieta mediterranea, ma con aggiunta di 30 grammi al giorno di un mix di frutta secca, composto di noci, nocciole e mandorle. Il terzo gruppo, di controllo, costituito da 145 persone, è stato invece libero di mangiare ciò che voleva, ma era stato raccomandato di ridurre la quota di grassi generale nella dieta.

I risultati

Dopo una mediana di 4 anni di attesa dal cambio della dieta, i ricercatori sono passati allo step successivo: misurare le capacità cognitive di tutti i soggetti in esame.

I test neuropsicologici hanno valutato parametri quali la memoria, la cognizione globale, l'attenzione e le funzioni esecutive.

Sono stati testati in maniera soddisfacente 344 soggetti, di cui 37 presentavano un quadro di deperimento delle facoltà intelletive di leggera entità. 17 di questi erano stati sottoposti alla dieta a base di olio di oliva (13,4%), 8 alla dieta aggiunta di frutta secca (7,1%) e 12 provenienti dal gruppo di controllo (12,6%).

I risultati approfonditi hanno dimostrato che fra questi soggetti, quelli che avevano dimostrato il maggior peggioramento delle proprie capacità cognitive erano tutti i soggetti appartenenti al gruppo di controllo.

Nel complesso i partecipanti che si erano sottoposti alla dieta comprensiva di frutta secca hanno effettuato con maggior successo le prove di memoria, mentre i soggetti provenienti dalla dieta ad alto contenuto di olio di oliva hanno dimostrato la maggior velocità di pensiero e di reazione.

Secondo il dottor Ros dunque, nella popolazione anziana, una classica dieta mediterranea che comprenda olio extravergine di oliva e frutta secca potrebbe proteggere le nostre capacità intellettive dai danni dell'invecchiamento. Tuttavia, aggiunge, i risultati non sono definitivi e c'è bisogno di ulteriori studi.