Sigarette elettroniche, gomme da masticare e terapia sostitutiva di nicotina: anche con tutti questi accorgimenti, alcune persone non riescono a sormontare le difficoltà che le separa da una vita senza fumo, mentre altre riescono a smettere con più facilità. Un recente studio potrebbe gettare nuova luce sui meccanismi alla base di questa differenza.

Lo studio

La ricerca è stata portata avanti dagli studiosi dei laboratori della Duke Medicine in Durham, USA. Stando ai risultati ottenuti, la principale differenza tra i due gruppi presi in esame (chi riesce facilmente a smettere e chi invece non riesce) risiede nel cervello, specificatamente nelle connessioni intercerebrali fra particolari aree.



Pubblicato sulla rivisita internazionale "Neuropsychopharmacology", lo studio dimostra come l'encefalo di chi riesce a superare la dipendenza da nicotina presenti delle connessioni particolarmente sviluppate fra le aree associate al desiderio ed alle voglie con le aree che intervengono nel controllo motorio e del tatto (nello specifico tra insula e corteccia somatosensitiva). Al contrario, nel cervello delle persone che non sono riuscite ad abbandonare la sigaretta, queste stesse connessioni sono meno sviluppate. Merideth Addicott, (PhD e responsabile dello studio), asserisce che se fossimo in grado di potenziare questo tipo di connessioni (ad esempio farmacologicamente) potremmo rendere meno arduo il percorso che porta all'abbandono della dipendenza da fumo.



Una notizia che potrebbe far sperare i tantissimi fumatori che si impegnano ogni giorno ma che, nonostante la loro buona volontà o rimedi alternativi, semplicemente non riescono a fare a meno della tanto amata (quanto odiata) sigaretta.

I dati sul fumo

Un problema, questo, che affligge milioni di italiani. Secondo l'organizzazione mondiale della sanità, il fumo è "la prima causa di morte facilmente evitabile", anche se questo nuovo studio dimostrerebbe come la parola "facilmente" potrebbe non avere lo stesso peso per tutte le persone, indipendentemente dalla loro forza di volontà e motivazione nello smettere di fumare.

Nel nostro Paese i decessi attribuiti al fumo sono circa 82.000 ogni anno, mentre i fumatori totali sono 10 milioni e 925 mila, pari al 21% della popolazione, stando ai dati ISTAT del 2000.