Beppe Grillo lo aveva detto, ma lo avevano preso per pazzo: "Con le stampanti 3D si potrà fare di tutto e farselo da soli". Un medico che lavora nella striscia di Gaza ha deciso di mettere in pratica quelle parole. Si chiama Tarek Loubani e afferma di aver creato uno stetoscopio che costerà solo 30 centesimi. Lobani è un canadese di origini palestinesi che ha lavorato per anni all'ospedale di Shifa nell'ambito di un progetto che si chiama Glia e che punta a lottare contro il blocco israeliano in atto. Il progetto è iniziato nel 2012. Loubani ha dovuto fare di necessità virtù visto che stetoscopi all'epoca non ce n'erano e i medici erano costretti ad auscultare i pazienti schiacciando l'orecchio contro petti e spalle.
Altri mezzi non ne esistevano e i soldi erano pochi.
Un progetto autofinanziato
Loubani è riuscito a raccogliere circa 11.000 dollari necessari a lanciare il progetto, a cominciare dal design. Non è stata una cosa particolarmente difficile. Gli stetoscopi si somigliano tutti e a lui è bastato prenderne uno ad esempio e cercare di riprodurlo al computer. Una volta fatto il prototipo, Loubani sta aspettando di ottenere l'autorizzazione dell'autorità medica canadese, la Medical Device Establishment License (MDEL), per usarlo in ospedale, . A Gaza poi non sono nuovi a questo rtipo di prodotti visto che a causa delle ristrettezze hanno dovuto ingegnarsi e le stampanti 3D sono già usate per produrre protesi varie.
Un prodotto alla portata di tutti
Loubani vorrebbe offrire lo stetoscopio a chiunque ne faccia richiesta mettendo il prototipo online in modo che qualsiasi persona dotata di una stampante se lo possa costruitre da sola. Se funzionasse sarebbe un enorme passo avanti, soprattutto per i paesi poveri. Il progetto del dottore punta a realizzare oggetti più complessi, come lo stesso Loubani ha rivelato alla stampa.
Lui sembra averne fatti di passi in avanti da quando venne arrestato e detenuto in Egitto nel 2013 e liberato solo grazie alla pressione internazionale. Arrestato anche dagli israeliani Loubani non si è mai dato per vinto e ha deciso di non commercializzare il suo prodotto, ma di offrirlo gratuitamente. Per il bene di tutti.