Dal 19 al 23 ottobre, prenderà il via la settimana della chiropratica. Si tratta di un evento a carattere nazionale grazie al quale sarà possibile ricevere un consulto gratuito con un chiropratico iscritto all'AIC(Associazione Italiana Chiropratici). Per farlo, basta chiamare il numero verde dell’associazione e fissare un appuntamento con uno degli specialisti che partecipano all'iniziativa. Ma cos'è la chiropratica e come agisce? Ne parliamo con Luca Vannetiello, medico e chiropratico, formatosi presso il Life Chiropractic College West di Hayward, in California.

Luca Vannetiello ci aiuta a conoscere la chiropratica

Che cosa si intende per chiropratica? Quali sono i principi e le tecniche che utilizza?

“La chiropratica è una professione sanitaria moderna, con radici culturali molto antiche. Notizie sull'uso di manipolazioni vertebrali e articolari sono registrate sin dai tempi di Ippocrate. Il chiropratico esegue manipolazioni articolari, in particolare, sulla colonna vertebrale. Modificando gli stimoli articolari, aumentandoli con le manovre, si dialoga con il cervello, con il sistema nervoso centrale e, di conseguenza, con una cascata di conseguenze benefiche”.

Quali benefici si possono ottenere da questa pratica?

“I benefici della chiropratica sono diversi e numerosi.

Tradizionalmente, gli effetti più positivi si hanno sui dolori: mal di schiena, dolore cervicale, cefalea, provocati da varie cause come, ad esempio, un’ernia del disco, micro o macro traumi. Tutte le espressioni del nostro sistema nervoso dipendono dagli stimoli articolari, gli effetti, dunque, possono essere molto ampi. La chiropratica, infatti, è una professione olistica”.

Sfatiamo, invece, alcuni falsi miti legati ad essa?

“Si tratta di una pratica spesso elevata a magia e non a scienza. In realtà, di magico, ci sono solo le straordinarie proprietà del sistema nervoso centrale. I chiropratici, infatti, hanno una formazione universitaria avanzata, caratterizzata da un’attenzione ossessiva alla tecnica e alla teoria.

È importante chiarire, inoltre, che le manipolazioni vertebrali sono un intervento estremamente sicuro che, però, andrebbero eseguite da mani esperte”.

In Italia, la chiropratica viene vista con sospetto, in particolare dalla medicina classica. Perché secondo lei?

“È una questione di conoscenza: in generale, si sospetta ciò che non si conosce. In questo caso, si vede la chiropratica come un’antagonista, una diretta concorrente. In realtà, così ci si condanna a rimanere indietro. Qualcosa però comincia a muoversi: tra il 2016 e il 2017 anche in Italia, a Roma, aprirà la prima scuola di formazione per chiropratici”.

Diamo delle indicazioni a chi desidera conoscere e mettersi in contatto con un chiropratico?

“In Italia, il miglior riferimento è rappresentato dall’AIC (Associazione Italiana Chiropratici). La ricerca su internet permette poi di avere tutte le informazioni possibili, basta un minimo di capacità di filtro individuale. Sarebbe buona pratica, inoltre, conoscere il percorso di studi fatto dal chiropratico a cui ci si rivolge. In Italia, la confusione legislativa purtroppo ha aperto le porte a molta improvvisazione”.