Pasta, dentifricio, bibite gassate, cioccolata, prodotti caseari, chewing-gum, farmaci, sono solo alcuni dei prodotti che quotidianamente molti di noi utilizzano non sapendo che contengono un dolcificante che potrebbe nascondere delle insidie: l’aspartame. Per quale motivo le grandi industrie lo utilizzano? Molti produttori utilizzano l’aspartame come sostituto dello zucchero per il semplice fatto che questo prodotto ha un potere dolcificante quasi duecento volte superiore a quello dello zucchero normale.

Aspartame: i pro e i contro del dolcificante

La domanda che però molti si pongono è: “Fa male alla Salute umana?” Purtroppo non possiamo dare una risposta secca a questa domanda. L’unica cosa che possiamo fare è analizzare i pro e i contro di questo dolcificante. Tra i vantaggi c’è il fatto che ha lo stesso sapore dello zucchero pur non richiedendo grandi quantità di esso per dolcificare i prodotti, visto come già precedentemente detto le sue elevate potenzialità dolcificanti. Oltre a ciò contiene molte meno calorie dello zucchero normale e questa è cosa gradita a tutti quelli che hanno problemi con la bilancia (persone in sovrappeso, obese, o comunque a dieta). Un altro vantaggio è che non altera i livelli di glicemia nel sangue, e quindi può essere utilizzato anche da persone che hanno problemi con il diabete.

Un altro beneficio non di poco conto è che non provoca la carie, visto che non fermenterebbe i batteri orali.

Come mai, allora, molti non vedono di buon occhio questo dolcificante utilizzato a livello industriale? Ecco qualche motivo.Fra le diverse conseguenze che potrebbe avere per la salute, almeno secondo alcuni studi effettuati su cavie animali, l'aspartame c può comportare attacchi di ansia, mal di testa, difficoltà respiratorie, diarrea, convulsioni, battiti accelerati, allucinazioni visive e alterazioni della percezione sensoriale, insonnia, scarsa concentrazione, tremori e vertigini.Altri studihanno anche riscontrato che esiste un collegamento fra l’uso continuo di aspartame e l’insorgere di tumori, attacchi apoplettici ed epilettici sulle cavie sottoposte all'esperimento.