Parafarmacia solidale è una iniziativa giunta ormai alla quarta edizione che, da quest’anno, si svolge nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Il progetto, che ha come sponsor la nota azienda Aboca, ha anche il patrocinio della Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane e, solo per il Friuli, dall'Ordine dei Farmacisti della provincia di Trieste.Si tratta di una attività destinata alla raccolta di farmaci e di materiale sanitario che ogni cittadino di queste due regioni potrà acquistare e poi donare alle famiglie che vivono localmente in situazioni di difficoltà economica.

L’edizione 2016

Organizzata grazie alle attività di volontariato dei farmacisti, parte da oggi 7 marzo e avrà una durata settimanale nelle due regioni del Nord. Una iniziativa che dimostra come leparafarmacie, oltre ad essere luoghi destinati alcommercio, operino eticamente anche afavore di coloro che vivono in situazioni di indigenza e dibisogno.Ideatore e coordinatore dell’evento è, ancora una volta, il dottor Marco Esposito, titolare di un esercizio farmaceutico in Trieste, eil quale, dopo 15 anni di servizio in una farmacia urbana, nel 2007 ha deciso di continuare il suo lavoro in modo diverso. Ha voluto provare la soddisfazione di avere un proprio esercizio da gestire in modo indipendente, operando anche nel sociale e con iniziative come Parafarmacia solidale che, da quest’anno, si allarga raggiungendo anche il Piemonte.

D'altronde, come ha avuto modo di dichiarare l’organizzatore, quando c’è la volontà, i farmacisti possono fare qualsiasi cosa, anche in assenza di capitali.Una iniziativa lodevole nata in un periodo in cui la spesa sanitaria per le famiglie è in aumento e molte persone non si possono permettere né cure, né assistenza.

Nel merito, come nel caso della più famosa iniziativa nazionale del Banco Farmaceutico, l’attività non presenta costi di gestione, essendo l’operazione a carico dagli stessi farmacisti che provvedono per conto proprio a pubblicizzare l’iniziativa nei confronti della clientela e a gestire raccolta e consegna del materiale nella propria farmacia.

Lo sponsor provvede invece a coprire i costi della pubblicità, alla quale comunque i farmacisti stessi partecipano con unpropriocontributo.

Il futuro

A dire del suo stesso organizzatore, in questi anni la risposta dei cittadini è stata considerevole, attestando che la sensibilità degli italiani su queste tematiche è forte e che le persone, una volta informate, non perdono tempo e donano col cuore.L’augurio è, dunque, che questo progetto possa quanto prima coinvolgere anche altre regioni, diffondendosi e contagiando l’intero Paese, di modo che, alle persone che si trovano in situazione di disagio sociale, il costo dei farmaci, che sovente è a completo carico delle pazienti, non pesi oltre il sostenibile e che nessuno soffra perché non ha i soldi per acquistare un farmaco.