Scoperta una cura che in 11 giorni elimina o fa regredire sensibilmente un tipo dicancroal seno. La notizia è stratosferica ed arriva dalla Gran Bretagna: si tratta di una terapia farmacologica che ottiene la remissione da un aggressivotumore al seno con solo11 giorni di trattamento. Lo studio, finanziato dall'"istituto della ricerca britannica sul cancro" è stato pubblicato dal professorNigel Bundrede dal team di ricercatori dell’università di Manchester, reso noto all'European Breast Cancer Conference di Amsterdam, la decima conferenza per cancro al seno.

L'esperimento

E' statosperimentato un protocollo per una nuova cura in donnecon un tumore denominato Her2 positivodi dimensioni tra 1 e 3 centimetri. Più precisamente è stato usatoun cocktail di farmacia base di Trastuzumab, nome del principio attivo dell'Herceptin, usato per colpire l'Her2 combinato con un farmaco chiamato lapatinib.Delle 66 donne curate con questa terapia circa 11% ha visto il tumore scomparire mentre nel 17% dei casi si è ridotto drasticamente, questo è stato osservato in tumori da tre a cinque millimetri in 11 giorni di trattamento. Solo in Gran Bretagna le donne che si ammalano di cancro al seno sono circa 53000 all'anno, questo specifico tipo di tumore al seno viene diagnosticato ad almeno il 15 per cento di esse.

La notizia

Data in prima pagina sul Guardian ed eco su altri giornali.Il professor"Nigel Bundred", del team dell'Università di Manchesteresordisce definendola una svolta dall'enorme potenziale che permetterà di trattare e curare lo specifico tumore "Her2 positivo” identificando il gruppo di pazienti che ha iltumore recettivo alla terapia.

Il trattamento lo puòridurre sensibilmente o nei casi più fortunati lo elimina completamentetanto da non richiedere interventi chirurgici o chemioterapia.La professoressa Judith Bliss, co-autrice della ricerca dichiara che non si aspettavano un risultato tanto positivo e forte in così in breve tempo, anche la presidente di Breast Cancer Care, dottoressa Samia al Qadhi, parla di un risultato addirittura "sbalorditivo" se confermato nel tempo, la prudenza consiglia di aspettare ulteriori conferme che verifichino la possibilità di non dare luogo a recidive.

I risultatihanno sorpreso edentusiasmato gli stessi scienziati e, anche se non si è di certo al punto di aver sconfitto ilcancrosi può sperare per alcuni pazienti ed è molto confortante ricevere notizie di tali progressi. Anche in questo caso è evidente che la scienza fa ogni giorno passi importanti nel segno di cure più sostenibili e meno invasive o debilitanti per le pazienti.