Fanno male o non fanno male? I cellulari provocano davvero tumori al cervello oppure si tratta di veri e propri soliti allarmismi? Una domanda questa di shakespeariana memoria sul possibile nesso tra cellulari e tumori che va avanti dagli anni '90, ma alla quale non è stata data ancora una risposta definitiva. Eppure di studi che proverebbero il nesso causale tra cellulari e tumori ce ne sono, ma sono sempre stati sottostimati, talvolta perfino insabbiati. Ora però, dall'America ne giunge uno che sembra diradare ogni dubbio: è quello durato due anni del National Toxicology Program statunitense.

Vediamo a quali risultati perviene.

Cellulari e tumori, i risultati di uno studio americano

Lo studio biennale del National Toxicology Program perviene alla conclusione che gli aumenti, piccoli ma statisticamente significativi dei tumori riguardano proprio due tipologie: gliomi e Schwannomi. Nella relazione che accompagna la ricerca, si afferma che essa abbia trovato una bassa incidenza di gliomi maligni nel cervello e schwannomi nel cuore dei ratti maschi esposti. Tuttavia, qualora si dovessero verificare anche leggeri aumenti di tali patologie dovute al largo uso che facciamo oggi dell'hi-tech, potrebbe avere gravi conseguenze sulla salute collettiva. In realtà, i risultati completi dello studio li conosceremo solo il prossimo anno, mentre un primo anticipo dei risultati è stato dato dal sito Microwave News.

Cellulari e tumori, come è stata condotta la ricerca

Come sovente accade per le ricerche, anche questa è stata condotta su topi da laboratorio: oltre 2500, ai quali sono state somministrate varie quantità di radiofrequenze in ventuno piccole celle create appositamente per lo scopo. Come dicevamo, il dibattito su questo tema è molto sentito.

L'Oms, ad esempio, ritiene le radiofrequenze nel gruppo 2G potenzialemente cancerogene, a cui però fanno da contraltare altre ricerche, come una australiana di qualche giorno fa. Secondo la quale non vi sarebbero connessioni tra cellulari e tumori. Insomma, il dibattito è ancora aperto.