Parlare in pubblico, tenere un discorso davanti a tante persone, fare una presentazione con tanto di slide da proiettare, sono l'incubo di coloro che per lavoro o studio sono costretti a sottoporsi a questo autentico supplizio.

Un problema che sembra sia stato risolto da un progetto pilota organizzato dalla Scuola di Economia della Kodok University, che utilizza i cani per diminuire l'ansia degli studenti che tengono discorsi in pubblico.

Ridurre l'ansia da discorso pubblico grazie ai cani

In che modo, dunque, gli amici a quattro zampe vengono in aiuto ai giovani studenti?

In una sorta di surreale gioco di ruoli, Teddy(un piccolo Jack Russel terrier) e Ellie(un meraviglioso e maestoso Pastore Bernese), si siedono in platea e ascoltano diligentemente il giovane oratore di turno, come fossero il suo reale pubblico.

Se le cose non vanno bene, si capisce subito. Dopo le prime parole o rappresentazione di diapositive, capita che i cani possano non essere molto interessati da chi sta parlando. E il loro atteggiamento diventa per così dire ostile, con passeggiate nell'aula o pisolininell'attesa della fine del discorso.

Le cose da fare per parlare in pubblico

Dunque, per riuscire a far colpo sul nostro interlocutore o su un' intera platea, (ma soprattutto mantenere viva l'attenzione di chi ci ascolta) non occorrono grandi contenuti - si apprestano a farci sapere dal progetto pilota - quanto una voce ferma e dolce contemporaneamente, contenuti brevi, precisi, concisi ed incisi.

Un discorso troppo lungo annoia anche un cane, una voce troppo squillante disturberebbe anche i nostri amici a quattro zampe, quindi imparare dalle loro reazioni è il metodo migliore per assicurare un buon risultato.

Sul divertente materiale promozionale del progetto pilota si legge: "Affrontare un cane amichevole e non giudicante, abbassa la pressione sanguigna, riduce lo stress e migliora l'umore, perfetto per fare il tuo discorso o presentazione".

L'originale iniziative si deve al direttore del Centro, Bonnie Auslander, che ha trasportato nel campo dell'istruzione ciò che in realtà viene fatto da anni in campo medico, ovvero l'utilizzo degli animali per la riduzione del dolore o dello stress.