Venerdì prossimo, alle ore 11 presso la sede dei giornalisti, sarà presentato uno studio del Dipartimento di Farmacia sugli effetti benefici della mela annurca: somministrata nelle giuste quantità, questa tipica mela campana ha effetti molto benefici sul colesterolo. La ricerca è stata effettuata all'Università degli Studi di Napoli 'Federico II': 'Era già da tempo - spiega il direttore Ettore Novellino - che le proprietà dei polifenoli contenuti nella mela annurca campana Igp - negli esperimenti in vitro - erano in grado di ridurre il livello di Colesterolo.

Mancava però la conferma che tali importantissime proprietà fossero attive, mediante ingestione del frutto, anche nell'uomo'.

La mela annurca benefica per il colesterolo

Su una importante rivista scientifica, inoltre, presto verranno pubblicati i risultati e le prove di questa scoperta. Ma veniamo nel dettaglio, scoprendo le caratteristiche e la storia di questo frutto benefico, oltre che squisito. La mela annurca Igp è un frutto tipico della regione Campania, proveniente soprattutto dall'aversano e altri paesi della provincia di Benevento e Caserta (in particolare da Sant'Agata dei Goti, Dugenta, Melizzano e la Valle dei Maddaloni). Il tondo frutto rosso ha una storia antichissima: era già gustata in epoca romana, come si può vedere in alcuni dipinti ritrovati negli scavi archeologici di Ercolano.

Viene colto acerbo e poi fatto maturare nei 'melai' a terra: da ottobre a dicembre, distese immense di mele annurche sono visibili sul ciglio delle strade di provincia, nelle zone di raccolta. La maturazione avviene intorno al periodo natalizio, quindi sono raccolte e poi trasferite sulle tavole dei partenopei.

La mela annurca ha origini antichissime

Il frutto è rosso vivo striato di grigiastro e giallo, tondo, piccolo ma leggermente schiacciato. La polpa è candida, soda e croccante, mentre il gusto - aspro ma con note dolci e avvolgenti - è qualcosa di sorprendente. La mela annurca, forse non tutti lo sanno, ha rischiato l'estinzione: consumatissima prima della seconda guerra mondiale, fu poi sostituita dalle mele americane durante gli anni 60, più belle e più grandi.

Oggi, per fortuna, questo tondo e squisito frutto dalle origini antichissime, ha avuto la sua grande rivincita: le campagne partenopee hanno ripreso a pieno ritmo le coltivazioni, permettendo così a chiunque di consumarlo con gioia; e magari, per chi non l'ha ancora fatto, di 'conoscerlo' per la prima volta. Che una ricerca medica abbia studiato, e dimostrato, i suoi benefici effetti sul colesterolo, non è un motivo in più per gustarla?Per gli aggiornamenti premi 'segui'