Si tratta di un mercato potenziale di oltre un miliardo di dollari. Questa è la stima degli analisti del nuovo vaccino della multinazionale del farmaco GlaxoSmithKline. La scorsa settimana l’azienda ha presentato alla FDA la richiesta di commercializzazione di questo vaccino che, in base ai risultati della sperimentazione clinica, dovrebbe assicurare una protezione dall’herpes zoster nel 90% dei casi. Attivo anchesugli ultrasettantenni.
Efficace contro il Fuoco di Sant’Antonio, anche sugli anziani
Shingrix non è il primo vaccino contro questo virus, che può causare una sindrome molto dolorosa e fastidiosa, nota come Fuoco di S.
Antonio. Da almeno dieci anni esiste sul mercato un altro vaccino, il Zostavax, sviluppato da Sanofi Pasteur MSD, una joint venture tra Sanofi Pasteur (la divisione vaccini di Sanofi) e Merck& Co (nota come MSD al di fuori di Stati Uniti e Canada). Pur essendo estesamente utilizzato, anche da intere comunità perl’immunizzazione di massa nei soggetti più anziani, questo vaccino assicura solo una protezione parziale dall’infezione, in un intervallo piuttosto ampio, dal 18 al 70%. E nei soggetti anziani, dove con maggiore frequenza si osserva una riattivazione della forma latente del virus della varicella, l’efficacia del vaccino si riduce ulteriormente.
Il nuovo vaccino della GSK, Shingrix, è risultato invece efficace in oltre il 90% dei casi, anche negli ultrasettantenni, e l’azione perdura anche dopo quattro anni dalla somministrazione.
Va precisato, tuttavia, che con Shingrix sono necessarie due somministrazioni di vaccino mentre con Zostavax è sufficiente solo una somministrazione.
La scorsa settimana GSK ha presentato all’FDA la richiesta per la commercializzazione di Shingrix. Entro fine anno un'analoga richiesta arriverà in Europa e in Canada mentre per il Giappone bisognerà attendere il prossimo anno.
Gli analisti hanno stimato che, entro il 2021, questo nuovo vaccino dovrebbe raggiungere un volume di vendite superiore al miliardo di dollari. Il suo diretto ed unico concorrente, Zostavax, lo scorso anno ha totalizzato un fatturato di quasi 750 milioni di dollari.
Cos’è l’Herpes Zoster o “Fuoco di Sant’Antonio”?
Si tratta del virus responsabile della varicella, un' infezione molto diffusa nei paesi occidentali.
In Europa, il 95% degli adulti ha avuto un contatto con questo virus che, dopo la fase acuta della varicella, alberga silente tutta la vita nel sistema nervoso.
Mentre la varicella causa eruzioni cutanee ma non è dolorosa, l’herpes zoster essendo collegato ad un' infezione di un nervo, risulta molto dolorosa. La complicanza più comune è il dolore neuropatico cronico. Da qui il nome di “Fiamme di Satana” ad indicare la condizione estremamente dolorosa e fastidiosa di chi ne è vittima. E’ noto anche come “Fuoco di Sant’Antonio” in quanto, in passato, i pazienti invocavano Sant’Antonio Abate: una leggenda narra che il santo aveva usato proprio il fuoco per difendere una comunità dall’ attacco dei nemici.
Prima di manifestarsi con una eruzione cutanea sul torace o sul fianco, il Fuoco di Sant’Antonio è preceduto da febbre e malessere. Poi compare una forte eruzione cutanea, simile all’orticaria, caratterizzata da vescicole prima colme di siero e poi di sangue, che evolvono in croste prima di scomparire. Questo avviene dopo alcune settimane ma può durare anche alcuni mesi.
L’herpes zoster appartiene alla stessa famiglia dell’herpes labiale (herpes simplex) ma i due virus hanno una evoluzione totalmente differente. Infatti solo il virus della varicella si riattiva, soprattutto dopo i 65 anni, causando un dolore neuropatico persistente nell’area dell’eruzione. Una condizione piuttosto difficile da gestire. Anche in questo caso, i vaccini sono una valida soluzione in quanto possono prevenire totalmente l’infezione.