Una delle tesi più accreditate da chi si oppone alla regolamentazione del mercato della cannabis è quella che se fosse legalizzata e dunque più "accessibile", aumenterebbe l'uso della sostanza tra i giovani. Ma uno studio commissionato dall'americano National Institute on Drug Abuse (NIDA) dimostrerebbe il contrario. Nonostante negli Stati Uniti il numero dei consumatori di marijuana sia elevato - si parla di circa 63 milioni di persone su 325 milioni - il consumo tra i teenager non è aumentato, e anzi sarebbe in diminuzione. Stando a quanto rilevato dal programma "Monitoring the Future" della NIDA inoltre, tra i ragazzi della fascia di età compresa tra i 13 ed i 17 anni sarebbe diminuito anche il consumo di tabacco e bevande alcoliche.

L'Istituto si aspettava che il consumo crescesse

Lo studio in questione è assolutamente attendibile, in quanto condotto da un istituto super partes, che non ha interessi a portare l'acqua al molino antiproibizionista piuttosto che a quello proibizionista. Oltretutto anche i vertici della NIDA avevano previsto che legalizzare la cannabis avrebbe fatto aumentare i consumi, come ha afferma la ricercatrice Nora Volkow, che però non ha problemi ad ammettere che è accaduto l'esatto contrario delle previsioni.

I dati emersi dalla ricerca

Nell'anno in corso il consumo di marijuana tra gli adolescenti è diminuito dal 6,5% al 5,4%, inoltre è diminuito anche il consumo quotidiano, dall'1,1% del 2015 all'attuale 0,7%.

Tra gli studenti di livello medio-superiore il 22,5% degli intervistati ammette di avere fatto uso di cannabis negli ultimi sei mesi, ed il 6% ammette di farne uso quotidianamente. Entrambi i dati sono in flessione rispetto all'anno precedente. Tra i 15enni i livelli di consumo sono i più bassi degli ultimi venti anni, infine un dato curioso: tra i giovanissimi i derivati della cannabis e le sigarette elettroniche sono più popolari delle classiche sigarette, per le quali c'è sempre più disaffezione.

Cannabis, il punto della situazione negli Usa

Attualmente tra i 50 Stati che compongono gli Usa, quelli che consentono l'uso della cannabis terapeutica sono 28, ai quali va aggiunto anche il distretto di Washington. Gli stati che hanno regolamentato anche l'uso ludico invece sono 7, ai quali presto potrebbero aggiungersene altri.

Gli esiti della legalizzazione della marijuana in Colorado - dove l'uso della marijuana è diminuito - hanno fatto cadere le preoccupazioni, e intorno alla marijuana si sta creando un business miliardario, con ingenti benefici economici anche per gli stati, che hanno un maggiore introito fiscale.

L'uso medico di Cannabis negli Stati Uniti

Mentre in Italia accedere alla cannabis terapeutica risulta difficoltoso - anche se il governo si sta impegando per semplificare le cose, ed è stata da tempo avviata la produzione di cannabis di stato - e l'uso della sostanza è contemplato solo per malattie di una certa gravità, negli stati americani che hanno regolamentato l'uso medico di marijuana avere accesso alle cure generalmente risulta facile, ed è possibile utilizzarla anche per patologie come il mal di testa e l'insonnia.

Di seguito un breve documentario di Vice sul business della cannabis negli Stati Uniti: