Chi scegliereste tra bambini che giocano a rincorrersi, sudano e sbraitano, e altri che invece rimangono seduti davanti al televisore? O preferireste quelli che si soffermano per ore davanti ai videogiochi? In ogni caso, sappiate che i piccoli "scalmanati" saranno meno inclini alla Depressione negli anni a venire.

L'attività fisica è antidepressiva

È quanto emerso da una ricerca condotta dalla dott.ssa Tonje Zahl della Norwegian University of Science and Technology (NTNU) che, sulla base di studi effettuati su adulti, ha voluto verificare se anche nei piccoli dai sei anni di età l'attività fisica abbia effetti antidepressivi.

È ormai noto, infatti, che l'esercizio fisico contribuisca alla produzione di endorfine, serotonina e dopamina, molecole che migliorano il tono dell'umore e inibiscono la depressione: questo è accertato negli adulti, ma nessuno ancora lo aveva dimostrato nei bambini. Anche perché, normalmente, gli stati depressivi non si manifestano prima dell'adolescenza.

La dott.ssa Zahl ha coinvolto un folto gruppo di bambini di Trondheim - città settentrionale della Norvegia - monitorando la quantità del movimento, da moderato a forte, compiuto durante la giornata. Prima ha sottoposto a un test genitori e figli per avere un quadro preciso dello stato mentale dei partecipanti, poi ha fatto indossare per una settimana un accelerometro, per tracciare l'attività svolta, a 600 bambini di sei e 700 di otto anni.

Dopo due anni sono stati sottoposti a un nuovo test per capire quale fosse stato l'andamento emotivo nei piccoli.

Una buona dose di movimento ci preserva

Dalla enorme mole di dati è emerso che i bambini di sei e otto anni "attivi" - quelli che corrono e fanno sport, per intenderci - presentano pochi episodi legati a sintomi depressivi rispetto ai "sedentari", più pelandroni, o che comunque hanno condotto una giornata meno dinamica.

Emerge sicuramente un dato importante, ovvero che il movimento ci preserva dalla depressione fin da piccoli. Silje Steinsbekk, professore associato nel dipartimento di psicologia della NTNU e coautore del lavoro, suggerisce inoltre che l'attività fisica possa essere utile già a partire dall'infanzia, per impedire e trattare stati emotivi negativi.

Sebbene precedenti studi, condotti su adulti e adolescenti con uno stile di vita sedentario come stare davanti alla televisione o al computer, siano stati associati a stati depressivi, in questo caso non ci sono correlazioni tra poca attività fisica e depressione.

Non è comunque sufficiente limitare l'uso degli iPad o della Tv, è necessario aumentare l'attività fisica all'aperto. Quindi la parola d'ordine è: più bici e nascondino, meno cellulari e cartoni. Un bambino sudato e ansimante ha buone probabilità di essere un bambino più felice. Per tutta la vita.