In poche parole la misofonia è l'intolleranza a specifici suoni, che siano essi alti o bassi non interessa. Ma il disturbo neurologico che ne risulta potrebbe infastidire, e talvolta fare infuriare non poco alle persone affette. In effetti, suoni come la masticazione, le urla dei bambini, fruscii, fischi, il volume alto di radio e televisione, ecc. sono insignificanti per alcuni, per altre persone possono risultare un vero e proprio stress. Al riguardo, uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Newcastle in Inghilterra, rivela le ragioni di questo fastidioso disturbo.

Il dottor Sukhbinder Kumar e la sua equipe di specialisti ha fatto ascoltare una serie di suoni a due gruppi di volontari, uno cosiddetto normale, e un secondo sofferente da Misofonia. E di fronte all'impassibilità dei primi, nei secondi si è riscontrato un importante incremento del battito cardiaco ed eccessiva sudorazione.

Risposta di attacco o fuga

Lo studio pubblicato sulla rivista Current Biology, denota un'intensa e anomala attività cerebrale nei misofoni, e proprio nelle regioni che coinvolgono l'attenzione e il controllo emotivo in risposta a insopportabili rumori. Reazioni che posso risultare aggressive o addirittura causare una fuga temporanea degli individui sofferenti, a seconda del grado di imprevidibilità di tali suoni.

Per i casi più acuti la sofferenza si manifesta anche visivamente. Infatti, questi soggetti risultano molto sensibili anche ai più piccoli spostamenti, che seguono infastiditi con la coda dell'occhio.

Uno sforzo immane

Chi soffre di Misofonia, oltre a presentare una scarsissima tolleranza a determinati suoni, riscontrano un eccessivo affaticamento cerebrale dovuto all'immane sforzo che è costretto a compiere.

In effetti, le persone soggette potrebbero sviluppare un intenso stato d'ansia.

Il numero di sofferenti cresce di anno in anno, anche se allo stato attuale non è così semplice diagnosticarlo in forma chiara. Ma la ricerca per favorire ulteriori conoscenze continua.