C'è o non c'è l'olio di palma nei biscotti del Mulino Bianco? La Barilla dichiara sulla confezione che i biscotti non contengono l'ingrediente che al momento è tabù per molti consumatori, ma un cliente italiano residente in Germania ha avuto un problema con l'etichetta di uno dei loro prodotti, proprio in merito al contenuto di olio di palma. Il signor Roberto Altieri, è un consumatore italiano che vive in Germania ed ha acquistato biscotti del Mulino Bianco importati dall’Italia attraverso un portale specializzato in vendita di alimenti, Gourmondo.de.
Il signor Altieri ha riscontrato come le etichette dei Ritornelli e degli Abbracci fossero corredate da una traduzione in lingua tedesca che mostrava grandi differenze sulla composizione del prodotto. Sulla confezione italiana compare la scritta "senza olio di palma” mentre nell'etichetta adesiva tedesca l'ingrediente veniva citato nell'elenco.
La doppia etichetta è perfettamente legale dal momento che il regolamento europeo impone che le informazioni obbligatorie sugli alimenti siano scritte nella lingua del luogo in cui l'alimento viene venduto o perlomeno in un lingua internazionale. La doppia e differente composizione indicata sui biscotti ha allarmato il cliente dal momento che egli si ritiene sensibile alla questione dell’olio di palma e non compra prodotti che lo contengono.
La Barilla spiega perché
Le sue rimostranze sono arrivate all'azienda proprietaria del “Mulino Bianco”, la Barilla, che, prima, ha verificato che il prodotto non fosse distribuito direttamente dalla Barilla Germania. Si è ipotizzato che probabilmente il distributore ha comprato i prodotti rietichettandoli e commercializzandoli, ma facendo un errore sul contenuto degli ingredienti al momento della traduzione. Oppure ha utilizzato vecchie etichette relative agli stessi prodotti risalenti ad un periodo in cui l'olio di palma veniva ancora largamente utilizzato per la produzione dai maggiori produttori mondiali, compresa la Barilla. L'azienda importatrice tedesca Gourmondo ha ammesso il suo errore e si scusa per gli inconvenienti causati.
Rimane il fatto che il responsabile nei confronti del consumatore finale, anche in caso di errori sulla distribuzione rimane sempre il produttore. Sta quindi alla Barilla cautelarsi con i suoi distributori per garantire anche l'allineamento delle rietichettature.