La vitamina B12, nota anche come Cobalamina, è una vitamina idrosolubile contenente cobalto, vitale per il nostro sano funzionamento. Essa è implicata in meccanismi che regolano la funzione cerebrale e cellulare, i livelli di globuli rossi e la salute delle cellule nervose. Riusciamo ad immagazzinarla solo in piccole quantità nel nostro fegato, ma una sua carenza, spesso subdola, può comportare diversi disturbi, più o meno gravi. Anche se la vitamina B12 è un micronutriente molto importante (ce ne servono tra i 2 e i 3 mcg al giorno), noi non siamo in grado di sintetizzarla in quanto viene prodotta solo da microrganismi presenti nel terreno.
Vediamo insieme, nel dettaglio, cos'è la vitamina B12, quali sono le sue funzioni ed in quali alimenti si trova.
Quali sono le fonti principali di vitamina B12?
Gran parte della nostra assunzione avviene grazie ad un'alimentazione che preveda l'introduzione di cibi di origine animale quali carne, pesce, uova e prodotti lattiero-caseari. Le fonti più concentrate di vitamina B12 sono il fegato ed il rene, ma ci sono una serie di altri fattori che possono influenzare la quantità di vitamina B12 che riusciamo ad assimilare con la dieta, tra cui: come gli animali sono stati allevati, con cosa sono stati nutriti (i mangimi vengono appositamente addizionati di vitamina B12), il periodo stagionale ed altre variabili che svolgono un ruolo nel determinarne la concentrazione.
Coloro che sono più a rischio di carenza sono i vegani ed i vegetariani che possono optare per il consumo di fonti vegetali come i cereali integrali arricchiti o l'uso di specifici integratori alimentari (controversa l'assunzione di alga spirulina quale possibile fonte di vitamina B12). Anche le persone anziane sembrano essere più sensibili all'esaurimento della cobalamina rispetto ai soggetti più giovani, un po' come nella correlazione tra età e declino cognitivo.
Vitamina B12, perché è importante
La vitamina B12 è fondamentale per la formazione dei globuli rossi di cui promuove la crescita. Lavora in sinergia in particolare con l’acido folico nella sintesi di DNA e dell’RNA aiutando quindi anche nella formazione dei globuli bianchi che difendono il nostro organismo dai microrganismi infettivi.
La B12 contribuisce alla buona salute del sistema nervoso intervenendo nella creazione della guaina mielinica che avvolge i nervi. La sua importanza per la salute delle cellule nervose è stata dimostrata in uno studio del 2010 condotto dal Discipline of Nutrition and Metabolism, School of Molecular Bioscience, University of Sydney, Australia. Altre ricerche hanno anche trovato un collegamento diretto tra lesioni delle cellule nervose e livelli di vitamina esaurita (2016 ricerca condotta dal Department of Neurosurgery e Department of Biochemistry, Kahramanmaras Sutcu Imam University Medical Faculty, Kahramanmaras, Turchia). Sembra inoltre che ci sia una correlazione tra la progressione del danno e salute delle cellule nervose, suggerendo che l'uso di integratori di vitamina B12 possa aiutare l'accelerazione della rigenerazione delle cellule nervose.
Livelli elevati di B12, tassi più bassi di malattie cardiovascolari
Altri studi dimostrano che sembra esistere un legame tra livelli elevati di vitamina B12 e tassi più bassi di malattie cardiovascolari (FEAST Enterprises in Oshawa, Ontario). Livelli di omocisteina plasmatica elevati rappresentano un indicatore forte per l'eventuale insorgenza di malattie cardiovascolari. L'omocisteina infatti favorisce il deposito di colesterolo nelle arterie. Uno studio specifico condotto nel 2003 dal Department of Haematology and Coagulation, Göteborg University, Göteborg, in Svezia ha suggerito che, a prescindere dallo stato di salute generale di una persona anziana, livelli più alti di vitamina B12 possano contribuire significativamente ad abbassare i livelli di omocisteina plasmatica.
Questa connessione è ulteriormente sostenuta da una ricerca del 2014 condotta da un team internazionale tra Stati Uniti ed India dal titolo "Imbalance of folic acid and vitamin B12 is associated with birth outcome: an Indian pregnant women study" che specifica l'efficacia della combinazione di vitamina B12 con l'acido folico come trattamento per ridurre i livelli irregolari di omocisteina plasmatica. Gli effetti di questa combinazione sono particolarmente importanti, specie durante la gravidanza.
Legame tra attività neurale e vitamina B12
Ancora, sembra esserci un legame tra l'attività neurale e la vitamina B12, come dimostra uno studio che ha misurato la sua efficacia nel trattamento di acufene cronico (2014, Department of ENT, IIMSR, Integral University, Lucknow, Uttar Pradesh, India).
I pazienti, che presentavano diversi gradi di severità del disturbo, sono stati trattati con cobalamina per sei settimane per vedere come questa avrebbe influenzato i loro sintomi . Sono stati osservati notevoli miglioramenti dopo il periodo di trattamento rispetto al gruppo di controllo. Ciò suggerisce infine come la vitamina B12 abbia un effettivo legame con un'attività neurale più efficiente. Questo è maggiormente evidente nei pazienti che soffrono di malattie cognitive e che mostrano i segni di ciò che è conosciuto come deficit da vitamina B12.
l pericoli da carenza di vitamina B12: quali sono i sintomi?
Non esiste un sintomo specifico che sia comune a tutti gli individui che soffrono di carenza di vitamina B12.
Spesso i sintomi possono essere le complicazioni appena delineate. Alcuni sintomi generali possono includere: perdita di appetito, diarrea, stanchezza, debolezza, confusione e altro ancora. Livelli insufficienti di cobalamina possono essere pericolosi ed in casi estremi possono portare a gravi anomalie neurologiche o ematologiche (anemia perniciosa). Le carenze possono essere causate da problemi di malassorbimento (ad es. mancanza del fattore estrinseco) della vitamina B12 o per una sua insufficiente introduzione con la dieta. Una carenza di cobalamina può portare alla degenerazione del midollo spinale e a molti disturbi cerebrali (come la psicosi e la demenza). Il legame tra la salute mentale, la degenerazione cognitiva e la carenza di vitamina B12 è stato affrontato in una revisione del 2008 ad opera del FEAST Enterprises in Oshawa, Ontario, Canada.
C'è anche un legame ipotizzato tra depressione e carenza di vitamina B12. Tuttavia anche se è stata dimostrata la capacità di abbassare i livelli di omocisteina, non sembra essere confermata un'efficacia significativa dell'uso dell'integrazione di cobalamina per il trattamento della depressione o la riduzione dei sintomi del declino cognitivo.