L'obbligo di vaccinare i bimbi per poterli iscrivere a scuola è stato uno dei provvedimenti più importanti degli ultimi tempi. Per anni associazioni no vax hanno fatto propaganda per spiegare che i vaccini causano autismo, possono provocare malattie e insomma non sono sicuri. La propaganda ha funzionato, e infatti il numero di persone che ha smesso di vaccinarsi e di vaccinare i propri figli è aumentato fortemente. Conseguenza? I casi di morbillo in Italia sono aumentati come dimostra il bollettino settimanale curato dal Ministero della salute e dall'Istituto superiore di sanità.

Oggi un uomo di 43 anni è morto a Catania per morbillo.

La situazione è grave, il governo è intervenuto dopo che gli organismi internazionali ci hanno criticato e ha deciso di rendere obbligatorie le vaccinazioni per poter iscrivere i bimbi a scuola. Il decreto Lorenzin è stato aspramente criticato da numerose associazioni, alcuni partiti hanno protestato, come il Movimento 5 stelle e la Lega Nord, dicendo che il governo stava facendo un favore alle multinazionali. Alcuni presidenti di Regione hanno manifestato perplessità, Luca zaia, governatore del Veneto ha chiesto il parere al Consiglio di Stato perché, secondo lui, il decreto era sbagliato circa i tempi di applicazione per le iscrizioni dei non vaccinati a scuola.

Oggi la risposta: sì all'obbligo di immunizzazione nelle scuole dell'infanzia, a partire dall'anno in corso. Questa è una sconfitta per i no vax, i quali stanno cercando di ritardare l'applicazione del decreto sperando in un incidente burocratico per sospenderlo.

Zaia infatti ci tiene a ricordare che "Resta in piedi il nostro ricorso alla Corte Costituzionale, che è anche stato aggiornato sulla base della conversione nella legge 119 del Decreto Lorenzin sulla obbligatorietà dei vaccini, la cui discussione è stata proprio oggi fissata dalla Consulta per il 21 novembre 2017 in udienza pubblica".

La battaglia sull'obbligatorietà dei vaccini ha assunto un'importanza speciale, per molte ragioni

Nell'epoca di internet, dove tutti hanno la possibilità di informarsi, molte persone hanno deciso di non credere alla medicina ufficiale e allora si è iniziato a "cercare l'untore", come accade al barbiere protagonista del racconto di A Manzoni "Storia della colonna infame". I dati che abbiamo dimostrano irrevocabilmente che i vaccini funzionano, salvano da malattie pericolose, come il caso di Catania dimostra, e rendono migliore la qualità della nostra vita.