Addio alla vecchia e tradizionale iniezione: la statunitense Emor University ha messo a punto una nuova tecnologia per somministrare i vaccini: la "puntura" attraverso siringa viene sostituita dall'utilizzo di un cerotto contenente cento microaghi. La ricerca ha dimostrato l'efficacia del nuovo metodo e la preferenza da parte dei volontari sottoposti alla vaccinazione di questa nuova tecnica rispetto alla precedente.
Il vaccino contro l'influenza in un cerottino
Un piccolo cerotto grande quanto una monetina di due centesimi che contiene circa 100 microaghi che penetrando nella pelle si dissolvono in 20 minuti rilasciando la sostanza; è questa la novità in tema di somministrazione di vaccini.
I ricercatori statunitensi hanno sperimentato il cerotto-vaccino su 100 volontari di età compresa tra i 18 e 49 anni, suddivisi in 4 gruppi. Il primo gruppo ha utilizzato la somministrazione tradizionale, cioè l'iniezione, il secondo gruppo un cerotto senza farmaco, il terzo e il quarto hanno ricevuto il vaccino attraverso il cerotto, somministrato da un medico e da se stessi. Dopo 180 giorni si sono valutati i risultati: la risposta immunitaria è risultata la stessa nei tre gruppi che hanno ricevuto il vaccino. Il 70% dei volontari si è detto favorevole a questa nuova tecnica, senz'altro meno invasiva e fastidiosa.
I risultati del test
Il virus scelto per il test è stato quello dell'influenza.
Gli anticorpi sviluppati dalle persone che hanno ricevuto il vaccino risultano gli stessi; unica pecca prurito e un po' di rossore cutaneo, scomparsi in pochi giorni dall'applicazione. I cerotti, oltre a non procurare dolore, possono essere conservati per un anno senza la necessità di essere tenuti in frigorifero. Questa modalità di somministrazione è risultata semplice ed indolore e, spiegano i ricercatori del Georgia Insitute of Technology, coordinati dalla Emory University di Atlanta, aiuterebbe le persone che hanno paura delle iniezioni aumentando il numero dei vaccinati.
Inoltre il vaccino potrebbe essere somministrato dagli stessi pazienti autonomamente. Sono previsti ulteriori test prima che la metodologia di somministrazione possa essere applicata a livello mondiale. Secondo un'indagine del Censis la copertura vaccinale tra gli anziani over 65 contro l'influenza negli ultimi anni si è ridotta drasticamente, passando dal 62% di dieci anni fa al 52% nel 2016.