Il Ministero della Salute ha predisposto il ritiro di un lotto di ostriche con presenza di biotossine. Il nuovo richiamo alimentare del mese di novembre ha per oggetto un prodotto del marchio Bonapesca Srl e proviene dallo stabilimento di Via dell'Industria a Goro, comune della provincia di Ferrara. Non è riportata la data di scadenza dal momento che le ostriche, al momento della vendita, devono essere vive, come specificato nel documento pubblicato sul sito ufficiale del Ministero italiano alla voce Avvisi di sicurezza - Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Allarme biotossine

I lotti ritirati delle ostriche Bonapesca Srl sono i numeri 8144024312 e 8144024313. Come riportato nel paragrafo introduttivo, non presentano una data di scadenza poiché il prodotto è "vivo e vitale al momento dell'acquisto", così riferisce il Ministero della Salute nella sezione relativa alla data di scadenza o termine minimo di conservazione, presente nella parte finale del documento scaricabile in formato pdf dal portale online. Il consiglio in questi casi, come ripetuto più volte in passato, è di non consumare il prodotto eventualmente ancora nella nostra abitazione e di riportarlo al punto vendita dove lo si era acquistato in precedenza.

L'ultimo richiamo alimentare in ordine cronologico a novembre era stato quello riguardante i filetti di acciughe a rischio istamina, appartenenti al marchio Athena.

Nelle ultime ore ha fatto invece parlare di sé il caso della Passata Mutti, oggetto di una bufala in rete. L'azienda si è mossa immediatamente per smentire quanto veniva riportato nella fake news, secondo cui un lotto di barattoli della passata di pomodoro erano contaminati dall'arsenico.

Altri lotti interessati dal richiamo

Nella stessa data, il Ministero della Salute ha riportato l'attenzione su altri lotti di ostriche contaminati da biotossine algali PSP. Quest'ultimi sono stati prodotti dall'azienda M.Gi.B e provengono dallo stabilimento di Bosco Mesola, altro comune in provincia di Ferrara. Complessivamente, sono venti i lotti interessati, con diversa data di scadenza, che riportiamo tra parentesi:

  • 30095, 30084 e 30088 (14 novembre 2017);
  • 30055, 30030, 30044, 30056, 30039, 30045 e 30043 (14 novembre 2017);
  • 30007, 30008, 30009 e 30016 (13 novembre 2017);
  • 29984, 29985, 29994 e 29998 (12 novembre 2017);
  • 29965 e 29966 (11 novembre 2017).

Anche in questo caso, l'avvertimento del Ministero della Salute è di non consumare il prodotto in questione, venduto in cassette da uno e tre kg, riportandolo al punto vendita dove lo si era comperato precedentemente.