Dalla Gran Bretagna arrivano diverse notizie in merito al diabete e alle metodologie per scacciarlo grazie ad una rigorosa dieta. Una nuova ricerca scientifica avrebbe infatti evidenziato come i sottoposti al test abbiano reagito favorevolmente allo studio. I volontari della sperimentazione scelti presentavano la forma di tipo 2, quella più diffusa al mondo, compresa l'Italia, dove i diabetici si aggirano sui 4 milioni. Dati incredibili se si osservano quelli mondali, dove circa 4000 milioni di abitanti soffrono della malattia del ricambio. In seguito allo studio portato avanti dagli esperti inglesi, in particolare quelli di Newcastle e Glasgow, le vie risolutive potrebbero essere più chiare da comprendere.
Tipologie e sintomi
Il diabete si differenzia però, visto che ne esistono di due tipi, ovvero il tipo 2, quello non insulino dipendente, e quello di tipo 1. Le diversità stanno nel fatto, oltre alla maggiore diffusione della seconda, che in quest'ultima non si evidenziano particolari sintomi evidenti come succede invece in quella di tipo 1. Sintomi che sono si presenti, ma sono difficilmente ricollegabili alla malattia. Fra le sintomatologie che si presentano più frequentemente troviamo la perdita di peso inusuale, stanchezza, vista annebbiata e la frequenza nell'urinare più alta del solito.
Gli esperti
La novità dei test svolti potrebbero però rivoluzionare le credenze, in particolare quella emersa dallo studio citato ad inizio paragrafo, ovvero quello effettuato su diverse persone, circa 298: metà di queste, dopo aver seguito un percorso alimentare preciso, avrebbe cacciato il diabete di tipo 2.
Un altro dato da evidenziare è quello delle persone che hanno visto scomparire la malattia perdendo almeno 15 kg. Si parla invece di una piccola percentuale (4%) di quelli che son guariti grazie alle cure mediche conosciute. Tutte le raccolte della ricerca, sono state rese pubbliche sul noto Lancet medical journal.
Chiaro comprendere che non si tratti di una soluzione definitiva, visto che in caso di un nuovo ingrassamento, ovvero prendere i chili persi, potrebbe essere del tutto probabile che la tanto discussa malattia possa ben pensare di tornare viva e vegeta come prima del percorso seguito.
Gli studi svolti hanno ovviamente dato 'la colpa' del diabete al grasso che l'uomo è solito accumulare attorno al pancreas. Per evitare il diffondersi della malattia, si deve sicuramente ridurre la quantità dei lipidi. Un apparato digerente che funziona come dovrebbe, risulta infatti fondamentale per il corretto funzionamento di controllo da parte delle cellule che si occupano di monitorare lo zucchero nel sangue.