Il diabete può definirsi la malattia del secolo, Trattasi di una patologia metabolica che genera un deficit di insulina, ormone necessario nella sintesi degli zuccheri. Si divide in 3 gruppi:

  • Diabete di tipo 1 o giovanile, insulino dipendente
  • Diabete di tipo 2 o alimentare, non insulino dipendente
  • Diabete gestazionale, legato esclusivamente alla gravidanza

In che misura l'attività fisica influisce sul diabete

In presenza di diabete, i benefici derivanti da una moderata attività fisica associata ad un piano alimentare regolato sono notevoli:

  • Migliora le condizioni di salute
  • Aumenta lo stato di benessere
  • Controlla il peso corporeo
  • Migliora i livelli glicemici
  • Migliora l acapacità del corpo di produrre insulina

Sono raccomandati almeno 150 minuti a settimama di attività aerobica leggera e 90 minuti a settimana di esercizio fisico intenso.

L'attività fisica deve essere distribuita in almeno 3 giorni/settimana e non ci devono essere più di 2 giorni consecutivi senza attività.

Quale il programma di esercizi più adatto?

Prima dell'avvio di attività fisica superiore alla camminata veloce, è necessario escludere condizioni a elevato rischio cardiovascolare e la presenza di condizioni che possono creare complicanze per la patologia stessa. L'attività deve essere infatti adatta alle proprie condizioni e deve essere coordinata con la terapia farmacologica in quanto, in caso di terapia insulinica, vi è un rischio di episodi di ipoglicemia.

Riscaldamento

Stretching, flessioni e rotazioni, preparano i muscoli e i tendini all'esercizio vero e proprio, sciogliendoli lentamente.

Necessario il riscaldamento anche perchè aumentando il ritmo cardiaco limita la comparsa di malesseri e vertigini.

Allenamento

Si consiglia di cominciare con un'attività piacevole, ad esempio una passeggiata di dieci minuti. Piano, piano si potrà aumentare il passo. A prescindere dall'attività fisica che si intraprende, è importante respirare in profondità, cercando di coinvolgere nell'attività fisica tutto il corpo. é possibile, su indicazione del medico, alimentare il grado di intensità dell'attività, fino ad un massimo dell'85% in più della frequenza media, per un periodo non inferiore a 15, 20 minuti. Sarà comunque il diabetologo a stabilire l la frequenza cardiaca ottimale da raggiungere in base all'età e alle condizioni fisiche.

Post-allenamento

Per riportare la frequenza cardiaca a livelli ottimali è importante ridurre lentamente l'attività fisica. Iniziare questa fase quando si comincia ad avvertire stanchezza. La fase di post allenamento può consistere nel camminare lentamente eseguendo gli stessi esercizi di stretching, flessioni e rotazioni del riscaldamento.

Cosa fare al termine dell'esercizio fisico

Controllare i piedi è essenziale per il diabetico. Verificare la presenza di vesciche o punti dolenti. Uno scarso controllo del diabete può favorire l'insorgenza di infezioni cutanee. Qualora eventuali lesioni non dovessero risolversi nel giro di 24 ore rivolgersi direttamente al medico o ad un podologo.

Il controllo della glicemia al termine dell'attività fisica è essenziale, non bisogna dimenticare che il glucosio nel sangue può diminuire anche ad alcune ore dal termine dell'allenamento!

Consigli importanti per l'attività fisica

Prima dell'attività fisica ricordatevi sempre di effettuare un test di controllo della glicemia:

  • Fare un piccolo spuntino se il livello del sangue è inferiore a 140
  • Portare con sé zollette di zucchero o succhi di frutta
  • Portare il tesserino sanitario di identificazione
  • Iniziare l'attività fisica lentamente senza sforzi
  • Fare esercizio 1 o 2 ore dopo o prima i pasti
  • Utilizzare scarpe o calze comode, in fibra naturale

Il diabete è una patologia subdola ma controllandosi la si può affrontare limitando le sue complicanze. L'attività fisica rappresenta uno dei metodi migliori per fronteggiarlo!