L'acido acetilsalicilico, più noto con il nome di aspirina, identificato dalla comunità scientifica oltre 100 anni fa è sicuramente uno dei ritrovati più famosi ed utilizzati dalla popolazione in generale. Soprattutto, in periodi come quello che stiamo attraversando contraddistinto da una particolare forma influenzale estremamente debilitante e che ha colpito una larga fascia di nostri connazionali. Si tratta, secondo alcune stime, di almeno 3 milioni di persone. D'altra parte, se è stato accertato che questo medicinale può aiutare a prevenire un infarto è anche vero che un suo uso regolare e costante può comportare seri rischi, in particolare per alcune categorie di persone.

Vediamo di entrare maggiormente nel dettaglio. Ma prima riepiloghiamo brevemente che caratteristiche ha il principio attivo dell'aspirina.

Cos'è l'acido acetilsalicilico

Ovviamente, si tratta di un acido che presenta spiccate caratteristiche antinfiammatorie. infatti viene classificato come FANS, farmaco antinfiammatorio non steroideo. Come sappiamo tutti viene utilizzato, maggiormente, per le sue proprietà analgesiche e antipiretiche. Comunque, proprio perché presenta delle notevoli caratteristiche anticoagulanti viene utilizzato per prevenire gli attacchi cardiaci, particolarmente in quei soggetti che hanno già avuto un episodio ischemico o, forse, un ictus. Infatti, contrastando l'attività delle piastrine, un componente del sangue, il suo intervento aiuta ad impedire la formazione di coaguli e, di conseguenza, evita l'occlusione delle arterie e degli altri vasi sanguigni.

Per questa tipologia di pazienti è stato dimostrato che l'assunzione di un'aspirina al giorno riduce significativamente la probabilità di un altro infarto. Questo non vuol dire, però, che soprattutto determinate categorie di persone possano assumerla regolarmente, in via precauzionale, senza controllo medico. Vi sono infatti dei rischi ed effetti collaterali da tenere presenti.

I rischi dell'aspirina

Gli effetti benefici dell'assunzione di una dose quotidiana di acido acetilsalicilico non sono generalizzati. Sopratutto per coloro che hanno superato i 75 anni. In base a degli studi effettuati dalla task force dei servizi preventivi degli Stati Uniti, un gruppo di esperti che produce raccomandazioni in materia di assistenza sanitaria, non ci sarebbero prove sufficienti né a favore né contro l'utilizzo regolare dell'aspirina da parte degli adulti sopra i 70 anni.

In questi casi è bene sempre consultare il proprio medico e, se proprio necessario, assumerne la dose minima possibile.

Inoltre, una volta iniziata la terapia, è altamente rischioso interrompere improvvisamente l'assunzione. Come evidenzia, infatti, il Salvagente uno studio svedese ha calcolato che l'interruzione improvvisa dell'assunzione di aspirina porta ad un aumento di quasi il 40% delle probabilità di essere colpiti da un altro infarto o ictus. Infine, è stata dimostrata l'efficacia dell'aspirina nel contrastare la formazione del tumore del colon - retto. Ma sempre gli esperti americani consigliano l'assunzione del medicinale solo per i soggetti a rischio nella fascia d'età tra i 50 e i 59 anni e che potrebbero, nei prossimi 10 anni, andare incontro ad un attacco cardiaco.