Come può essere la vita da vegani? A raccontarlo in esclusiva alla rete ticinese RSI è la giornalista Chiara Camponovo, che ha effettuato un esperimento per tre mesi eliminando tutti gli alimenti vietati dalla dieta vegana con lo scopo di raccontare come ci si sente e porre l’attenzione sulle problematiche annesse. La giornalista è rimasta per 90 giorni senza mangiare carne, pesce, formaggi e tutti i derivati, 90 giorni in cui non solo ci si priva di ciò che si è mangiato per quasi tutta la vita ma si comprende quanto ancora i ristoranti siano disorganizzati in tal senso.
Cosa ha scoperto la Camponovo?
Essere vegani è uno stile di vita. Non si tratta soltanto di non mangiare carne e derivati animali ma di fare scelte etiche nell’abbigliamento, nei consumi e in tanti altri settori quotidiani che non creano danno all’ambiente e agli animali. Oltre a comprendere come nella nostra realtà molti ristoranti siano davvero ancora poco avvezzi ai cibi vegan, la giornalista ha raccontato come ha iniziato questo percorso. Togliere del tutto e improvvisamente carne, pesce e tutti gli alimenti mangiati fino ad un dato momento non è semplice.
Si inizia dalle bevande; e allora via libera al latte di soia, di riso che vanno a sostituire il latte di mucca, addio alle cotolette di maiale e benvenute cotolette di soia, addio mozzarella di bufala e benvenuta mozzarella di riso e così via.
L’esperimento della giornalista è riuscito a mettere in luce che anche gli alimenti vegani contengono grassi e zuccheri, a volte ancor più di quelli normali, senza considerare che molti contengono additivi di origine animale.
I paradossi maggiori, secondo i racconti della giornalista, avvengono al ristorante dove i menù vegani hanno prezzi maggiori rispetto ai classici menù, c’è ancora poca attenzione al cliente e la conoscenza dei piatti è limitata.
Un aspetto importante riguarda la salute, perché se è vero che molti individui scelgono di diventare vegani per una questione etica, c’è anche chi trasforma il proprio regime alimentare per una questione legata alla salute. Dalle analisi del sangue effettuate dalla giornalista è emerso il calo dei livelli di colesterolo cattivo e buono ma anche dei valori di vitamina B12, fondamentale per evitare gravi carenze come anemie e disturbi neurologici.
Il confronto finale è avvenuto tra il presidente della Società di nutrizione svizzera e una nutrizionista vegana, Roger Darioli e Silvia Goggi. Il risultato è che sarebbero da limitare i cibi industriali vegani e preferire i vegetali integrali come legumi, soia e frutta secca integrando la vitamina B12.