Ultimamente si parla molto di digiuno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari; ma è realmente efficace? Se lo sono chiesto i ricercatori del Department of Kinesiology & Sport Management, della Tech University del Texas.

Sono stati analizzati due tipi di digiuno sperimentati in clinica: a giorni alterni (alternate day fasting, ADF), costituito da un singolo pasto al giorno pari al 25% del fabbisogno calorico alternato ad una giornata a piacere (ad libitum) e periodico (periodic fasting, PF), dalla durata di 24-36 ore consecutive a settimana.

Gli effetti più signficativi sono stati riscontrati col digiuno a giorni alterni, poiché il numero dei giorni a digiuno è maggiore (3-4 volte a settimana vs 1-2 giorni) e l’introito calorico settimanale inferiore. E’ stata osservata, infatti, una perdita di peso del 3-8% nell’arco di 3-24 settimane; in particolare l’ADF ha prodotto una perdita di peso di 0.75 kg a settimana, mentre il PF di 0.25 kg/a settimana.

Il digiuno intermittente è stato in grado di migliorare alcuni parametri metabolici: colesterolo totale (riduzione compresa tra il 6 e il 21%), LDL (tra il 7 e il 32%), trigliceridi (fra il 16 e il 42%), glucosio (3-6%), pressione arteriosa (diminuzione della pressione sistolica dal 3 all’8% e diastolica dal 6 al 10%).

L’ADF può inibire, dunque, i fattori di rischio cardiovascolare ed essere benefico per la Salute del cuore.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista ‘Future Cardiology’, nel gennaio 2018.

Altri tipi di digiuno

Altri tipi di digiuno, meno indagati sull’uomo, sono quelli di un solo giorno con esclusiva assunzione di acqua e la dieta mima digiuno.

Il primo ha indotto alcune modifiche nella stessa giornata del digiuno (aumento dell’ormone della crescita, dell’emoglobina e diminuzione dei trigliceridi).

La dieta mima digiuno, seguita per 5 giorni al mese (50% dell’assunzione calorica con 10% di proteine, 35-47% di carboidrati, 44-56% di grassi) con alimenti tutti vegetali per 3 mesi consecutivi e confrontata con una dieta abituale, ha dimostrato la superiorità rispetto alla dieta classica, in termini di riduzione di peso corporeo, massa grassa e normalizzazione di parametri metabolici (glicemia e colesterolo LDL).

Vantaggi del digiuno intermittente

I risultati sui benefici metabolici e dimagranti del digiuno intermittente sono stati raccolti dai ricercatori del Texas con l’approfondimento di 10 studi clinici.

Paragonato con una classica dieta ipocalorica in soggetti obesi per un anno, ha evidenziato, da un lato, risultati simili su perdita di peso, massa grassa e grasso viscerale, dall’altro ha dimostrato due vantaggi importanti: ha apportato cambiamenti metabolici significativi su glucosio, lipidi e pressione arteriosa; si è dimostrato un modello di restrizione energetica per soggetti obesi non capaci di seguire in maniera costante un regime ipocalorico.