Riguardo alle abitudini notturne degli anziani in tema di sonno si è portati a ritenere che le persone di una certa età dormano meno rispetto ad esempio ai giovani o agli adulti. In realtà, le cose non stanno esattamente in questi termini. Va detto che il sonno delle persone anziane solitamente non è distribuito in maniera uniforme soltanto durante le ore notturne, per cui può accadere che dormano poche ore di notte, ma che poi durante la giornata schiaccino un pisolino.

In particolare, di questo tema se ne è occupato il "Congresso della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia", da cui è emerso che ben 10 milioni di anziani presentano difficoltà ad addormentarsi.

In realtà, poi, le persone anziane sopra i 65 anni più che dormire poco tendono a dormire male. Vi è una differenza tra uomini e donne: i primi fanno fatica ad addormentarsi se hanno mangiato più del dovuto o se devono andare in bagno; le donne, invece, si svegliano anzitempo per qualche acciacco o perché vivono un sonno tormentato da pensieri e agitazioni.

Anziani e sonno cattivo: le conseguenze per la salute

Ma quali conseguenze comporta per la salute degli anziani un sonno che non sia sufficientemente ristoratore? Raffaele Antonelli Incalzi, che dirige l'Unità operativa complessa di gerontologia del Campus biomedico di Roma, sottolinea che se nel caso degli adulti non bisogna dormire meno di sette nove ore di sonno per stare bene; nel caso degli anziani, invece, si può scendere anche a cinque senza che si abbiano ripercussioni sullo stato di salute generale.

In particolare, poi, nel corso degli anni il nostro orologio biologico non si sincronizza più bene con il ciclo luce-buio. Ed è proprio questa la ragione per cui può accadere che gli anziani recuperino qualche ora persa appisolandosi di giorno. Complessivamente, quindi, il numero delle ore a di sonno, a conti fatti, resta invariato.

Tuttavia, il riposo che avviene nelle ore notturne è di qualità migliore rispetto a quello delle ore diurne.

Pertanto, una diminuzione della qualità del sonno si traduce in una serie di ripercussioni sullo stato di salute generale. In particolare, i problemi a cui può andare incontro un anziano per una scarsa qualità del sonno sono i seguenti: alterazioni dell'umore, maggiore affaticabilità, aumento del rischio di cadute e diminuzione della capacità di concentrazione.

La scarsa qualità del riposo notturno può comportare anche un aumentato rischio di decadimento cognitivo.

Sonno negli anziani: i farmaci che lo favoriscono

Ad influire vi sono anche alcuni farmaci: ad esempio i beta-bloccanti e i diuretici possono compromettere il sonno. Anche la dieta può conciliare il sonno: in questo senso un aiuto ci deriva dai carboidrati se vengono consumati la sera. Infine, anche la pratica di una attività sportiva per 30-40 minuti a giorni alterni può avere un effetto positivo nell'indurre il sonno.

Se la notizia ha suscitato la vostra attenzione, potete cliccare in alto a destra sul tasto Segui accanto al nome dell'autore della notizia.