A chi non piacerebbe vivere per sempre?

Alcuni miliardari statunitensi stanno finanziando le ricerche condotte da alcuni anni da diverse società biotech americane per scoprire i segreti per una vita molto lunga, se non proprio eterna. Questa cordata di miliardari che intendono sfidare la morte e trovare l’elisir di lunga vita, credono nei guru che girano il mondo sostenendo che l'invecchiamento non sia altro che una malattia curabile. Altri finanziatori, definiti dalla stampa “finanziatori della longevità”, sono sparsi per tutta l’America. Ci sono alcuni ricconi che finanziano laboratorio di longevità Calico dove si effettuano ricerche sulla genetica e sullo studio delle abitudini di vita di chi ha superato i cento anni in varie parti del pianeta.

A tali ricerche sono interessati anche i magnati di Google e di Amazon. Il cofondatore miliardario di PayPal, Peter Thiel, sta finanziando dozzine di scienziati, attraverso la sua organizzazione senza scopo di lucro, Breakout Labs, che si occupano di ricerche anti-invecchiamento. Grandi aziende farmaceutiche ripongono grandi speranze in questi studi per mettere a punto una nuova generazione di farmaci per invecchiare meglio.

Le scoperte del premio Nobel Elizabeth Blackburn

Negli ultimi tempi, si è diffusa la convinzione che per vivere più a lungo, potrebbe essere sufficiente ‘allungare’ le estremità dei cromosomi, i cosiddetti telomeri, meglio conosciuti come i “cappucci” che impediscono ai cromosomi di sfilacciarsi durante momenti delicati e instabili come le divisioni cellulari.

Nel 2009, Elizabeth Blackburn ha ricevuto il premio Nobel per il suo lavoro sui telomeri e sempre più numerosi scienziati ritengono da allora che potrebbero essere la chiave per comprendere l'invecchiamento e prolungare la vita. Grazie ad uno storico esperimento condotto nei laboratori della Stanford University, è stato dimostrato che somministrando un RNA messaggero codificante per il TERT, cioè per l’enzima allunga-telomeri, in poco tempo i cromosomi ringiovaniscono di una decina d’anni.

E con loro le cellule. Il nuovo libro del premio Nobel, Elizabeth Blackburn , "La scienza che allunga la vita", sui telomeri, intende dimostrare che "mantenendo" i tuoi telomeri, cioè facendo in modo che non si accorcino troppo, vivremo centinaia di anni”. L’invecchiamento di una cellula infatti dipenderebbe infatti dai suoi telomeri.

Un prodigioso enzima per combattere l'invecchiamento

Dopo ogni divisione cellulare, accade che i telomeri delle cellule figlie sono più corti rispetto a quelli della cellula madre, e così via. Queste continue divisioni, veri e propri sminuzzamenti, rendono il telomero un mozzicone molto piccolo, quasi inesistente, allora la cellula non si divide più. Si tratta dunque di fare qualcosa affinchè i telemori non si accorcino troppo. Il team di Elizabeth Blackburn ha scoperto che esiste un enzima che ripara il telomero e permette ad essi di riallungarsi, posponendo, così, la morte delle cellule. Ma questa è solo una delle ricerche che al momento va per le maggiori. Ci sono molte cose che possono essere fatte per prolungare la vita in almeno centinaia di anni. E in molti sono convinti che arriveremo a questo traguardo. E voi che ne pensate?