Autismo: sarebbero sei, per il momento, i casi venuti alla luce da un'inchiesta pubblicata recentemente dalla rivista britannica ‘Daily Mirror’ e che denuncerebbe la pericolosissima cura, tornata in voga tra i genitori inglesi, di curare bambini autistici con rimedi a base di Candeggina. Si tratterebbe, in pratica, di un composto chimico di acido citrico e clorito di sodio, usato in genere come miscela sbiancante di tipo industriale e che nella loro combinazione formerebbero il pericoloso diossido di cloro, una sostanza molto simile alla comune candeggina.

Questa pratica si era diffusa, in un primo tempo anche negli Stati Uniti, ed ora sembra avere preso piede anche tra i genitori con bambini autistici in Gran Bretagna.

La cura a base di candeggina per l’autismo: ecco cosa ci sarebbe all’origine

'Miracle Mineral Solution' (soluzione minerale miracolosa) è il nome della cura contro l’autismo e spacciata da un fantomatico santone inglese ‘Danny Glass’ nonché fondatore di una pseudo chiesa per i suoi adepti. Secondo il santone usare questa soluzione chimica, attraverso infusione orale o tramite clistere, andrebbe ad annientare particolari parassiti presenti del malato e che, secondo la sua tesi, sarebbero la causa scatenante dell’autismo. L'inchiesta condotta dal Daily Mirror, avrebbe fatto emergere che in sei diversi controlli, effettuati nelle stazioni di polizia su tutto il territorio britannico, sono state messe in fermo e interrogate almeno sei coppie di genitori di bambini autistici e che avrebbero usato questo anomalo e discutibile sistema anche su bambini di appena due anni.

Il prodotto usato verrebbe anche venduto in rete al prezzo di circa 30 euro e scatenerebbe nel bambino, in seguito alla sua somministrazione, forti diarree, conati di vomito e repentina disidratazione.

Gruppo segreto su Facebook dei genitori che seguono la terapia della candeggina

L'inchiesta condotta dalla polizia britannica sul caso di questa anomala cura dell’autismo, avrebbe trovato anche un gruppo su Facebook nel quale i genitori, che si affidano a questa cura, si scambierebbero consigli sull’utilizzo del prodotto chimico.

In una discussione, ad esempio, una mamma avrebbe addirittura somministrato al proprio bambino sedici dosi quotidianamente del composto chimico e per un lungo periodo di tempo, sostenendo che fossero necessarie per ottenere dei buoni risultati. Una pratica, ovviamente, che non ha assolutamente nulla di scientifico ma che, invece, sarebbe estremamente pericolosa per la salute dei bambini.