Le terapie farmacologiche per curare la Depressione avrebbero un ruolo estremamente importante per combattere il ‘problema’ che colpisce più di 350 milioni di persone in tutto il mondo. Secondo i ricercatori, quello che una volta era considerato il ‘male oscuro’, oggi può ottenere risultati positivi e venire curato con successo, attraverso terapie farmacologiche mirate insieme ad un adeguato supporto del medico specialista.
Farmaci antidepressivi: i risultati dello studio
L'efficacia di queste terapie sarebbe ampiamente stata dimostrata dai risultati di un recente studio durato sei anni e che andrebbe a sfatare tutti i pregiudizi che da anni ruotano intorno alla depressione e alle sue cure.
La paura o la scarsa considerazione, quindi, legata all’assunzione di questi particolari farmaci e alla loro poca affidabilità non sarebbe fondata. Molti ritengono, infatti, che le terapie antidepressive diano al paziente degli effetti esclusivamente di tipo placebo, demonizzando sistematicamente chi ne fa uso. Ma la tesi contraria arriverebbe direttamente dall'Università di Oxford pronta a smentire la diffusa convinzione che i disturbi legati alla depressione o a disturbi mentali non avrebbero nessun riscontro nell’eziologia di tipo biologico e quindi non trattabili con le sostanze chimiche dei principi attivi. I disturbi legati alla depressione, se non vengono trattati, possono diventare un serio problema non solo per il paziente ma anche per la società, ha dichiarato il dottore Cipriani del Centro di Biomedica di Oxford, direttore dello studio, che mira a dimostrare l’idoneità e l’efficacia dei farmaci antidepressivi.
Lo studio si sarebbe basato sull’analisi dei dati estrapolati da più di 500 specifici studi condotti, per sei anni, su più di 100mila persone. Dalla ricerca sarebbe emersa l’appurata efficacia in 21 classi di farmaci antidepressivi che sarebbero risultati, effettivamente, molto più efficaci nel trattare sintomi legati alle depressione dei farmaci placebo.
Certamente non in tutti casi le risposte dello studio sarebbero state le stesse, poiché, molto spesso, sono legate a diversi fattori come l’età del paziente, il suo sesso e la gravità del suo disturbo.
Depressione: in aumento i casi in tutto il mondo
La depressione sarebbe risultata, in tutto il mondo, come la principale causa di disabilità in crescita esponenziale.
In dieci anni (dal 2005 al 2015) i casi di depressione, confermati da diagnosi mediche, sarebbero aumentati del 20 per cento. Nonostante i risultati positivi delle ricerche condotte a riguardo, risulterebbe ancora difficile sfatare i falsi miti a suo riguardo, stigmatizzando spesso chi ne soffre o sottovalutandone il problema.