Caffè in aiuto di chi soffre di diabete? Pare proprio che l'assunzione della bevanda potrebbe ridurre di circa il 7% la possibilità di andare incontro al tanto temuto 'eccesso di zuccheri nel sangue', la patologia di tipo 2. Ovviamente la notizia non poteva passare inosservata poiché la bevanda dal colore marrone è quella più consumata al mondo dopo l’acqua. Come per quest’ultima, la miscela ottenuta dalla macerazione di chicchi della pianta omonima, potrebbe aver un ruolo importante nella lotta al diabete di tipo 2. Non si tratta di una novità assoluta: già in passato numerosi studi avevano confermato come la caffeina fosse un alleata di chi soffre della patologia.
Andiamo adesso ad osservare i risultati dell’ultima ricerca svolta dall’Oms, che già nel 2016 aveva avuto modo di esprimersi sull’argomento. Quali sono le quantità da assumere ogni giorno?
Diabete e aiuti alla prevenzione: le ultime scoperte
Caffè non cancerogeno ma al contrario salutare. Ovviamente non bisogna esagerare: l’Oms ha confermato che bere da 3 a 5 tazzine della bevanda più famosa al mondo non può essere che benefico, riducendo del 6%, per il decaffeinato, e del il 7%, di quello con caffeina, la possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2. In merito all'argomento Salute, gli studiosi sostengono inoltre che il consumo della bevanda prevenga anche alcune complicazioni cardiovascolari e renali oltre che alla possibilità di sviluppare processi infiammatori o metabolici, grazie alla riduzione dello stress ossidativo, ovvero lo squilibrio fisiologico fra la produzione e l'eliminazione di sostanze ossidanti.
L’attenzione è però rivolta anche agli abusi, spesso il vero cruccio del consumo di qualsiasi cibo. Anche in questo caso, la bevanda con caffeina assunta in quantità eccedenti quelle consigliate potrebbe produrre notevoli effetti indesiderati
Caffè: cosa sostiene la ricerca
Lo studio citato è stato condotto su una raccolta delle informazioni di 30 ricerche svolte su circa 1 milione di persone che hanno portato ai risultati sopra commentati.
Fra le altre note degne di citazione, anche la rivelazione che il consumo, nei limiti, della bevenda con caffeina possa ridurre del 27% il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer, una patologia in continua diffusione, fra uomini e donne, su tutto il globo. Consigliamo infine che, prima di cominciare qualsiasi tipo di dieta o regime alimentare, bisogna sempre rivolgersi ad un esperto nutrizionista. Cliccate sul Segui per ottenere nuove notizie in merito all’argomento trattato.